Da Slow Wine 12 riconoscimenti a vignaioli e cantine trentine
Slow Wine, di Slow Food editore, giunta alla nona edizione, sempre di più si connota per il rigore nel segnalare e premiare esclusivamente vini e cantine che lavorano la vigna senza cercare scorciatoie. La guida 2019 vede in Trentino 12 riconoscimenti. Le «chiocciole» sono attribuite ai vignaioli Eugenio Rosi di Volano, Foradori di Mezzolombardo, Francesco Poli di Vallelaghi, Maso Furli di Lavis, Pojer & Sandri di Faedo, Redondel di Mezzolombardo, Vignaiolo Fanti di Lavis. «Le bottiglie» vanno a Lorenzo Bongiovanni di Avio. «Le monete» a Cantina Romanese di Levico Terme, Cantina Toblino di Madruzzo, Cembra Cantina di Montagna di Cembra e, di nuovo, Lorenzo Bongiovanni di Avio.
«Nonostante il difficile andamento climatico degli ultimi anni - dicono i curatori di Slow Wine Giancarlo Gariglio e Fabio Giavedoni - i vignaioli trentini hanno presentato molte buone etichette, prodotte non solo dai soliti noti, ma affiancate da parecchie belle novità: da un lato si sono distinte aziende storiche che hanno cambiato passo seguendo con decisione la strada della qualità e dell'identità produttiva; dall'altro sono emerse alcune realtà nuovissime, in zone marginali, ma ad alta vocazione, come la Val di Non e la Valsugana».
IL COMUNICATO
Slow Wine è giunta alla nona edizione e sempre di più si connota per il rigore nel segnalare e premiare esclusivamente vini e cantine che lavorano la vigna senza cercare scorciatoie. «Se dovessimo riassumere in uno slogan la filosofia della guida potremmo dire “meno marketing e più viticoltura”», raccontano i curatori Giancarlo Gariglio e Fabio Giavedoni. Slow Wine è l’unica guida a visitare ogni anno le quasi 2000 cantine recensite, grazie a un numero di collaboratori che ormai sfiora le 300 persone. Una mappatura del territorio che non ha pari e che permette di segnalare agli addetti ai lavori e ai semplici appassionati sempre nuove aziende e realtà enologiche.
Ma veniamo al Trentino: «Nonostante il difficile andamento climatico degli ultimi anni, i vignaioli trentini hanno presentato molte buone etichette, prodotte non solo dai “soliti noti”, ma affiancate da parecchie belle novità: da un lato si sono distinte aziende storiche che hanno cambiato passo seguendo con decisione la strada della qualità e dell’identità produttiva; dall’altro sono emerse alcune realtà nuovissime, in zone marginali, ma ad alta vocazione, come la Val di Non e la Valsugana, dove parecchie cantine stanno facendo importanti acquisizioni che ci hanno sorpreso e incuriosito. Si conferma ad alti livelli il vitigno nosiola, a cui manca forse un’identità condivisa dalle varie interpretazioni; mentre cresce la qualità percepita nei vini rossi come il Teroldego e il Marzemino. Infine, eccellenti come sempre i tagli bordolesi provenienti dal Basso Trentino» continuano i curatori.
Chiocciole
- Eugenio Rosi Volano TN
- Foradori Mezzolombardo TN
- Francesco Poli Vallelaghi TN
- Maso Furli Lavis TN
- Pojer & Sandri Faedo TN
- Redondel Mezzolombardo TN
- Vignaiolo Fanti Lavis TN
Le bottiglie
- Lorenzo Bongiovanni Avio TN
Le monete
- Cantina Romanese Levico Terme TN
- Cantina Toblino Madruzzo TN
- Cembra - Cantina di Montagna Cembra TN
- Lorenzo Bongiovanni Avio TN