Val di Sole, un coro di bambini in campo per le Rsa
Un coro di bambini per aiutare le Rsa del Trentino: è la filosofia alla base della raccolta fondi «Un Coro Di Un Milione».
L’idea è semplice: gli artisti compongono il brano, bambini e ragazzi lo interpretano, e chi lo ascolta può fare donazioni per le Rsa del Trentino, i cui ospiti ricevono un aiuto concreto.
Il brano è il «Tema Sorgente - Uno Di Un Milione»: realizzato partendo dalla registrazione dei suoni dell’acqua in torrenti e ruscelli della Val di Sole, è stato elaborato con gli studenti della comunità solandra durante i laboratori creativi svolti in Val di Sole con il Maestro Silvio Morais D’Amico, ed è stato presentato durante uno dei concerti dell’Ice Music Festival sul Ghiacciaio Presena.
A interpretare il brano il coro di voci bianche della scuola Eccher diretto dalla maestra Marcella Endrizzi. Il video è stato montato dal regista Michele Piazza. Chi lo ascolterà dal sito www.unodiunmilione.com potrà poi devolvere la propria donazione che sarà destinata alla rete delle RSA trentine.
L’iniziativa è stata lanciata dal Collettivo OP e dai ragazzi della Scuola Musicale Celestino Eccher di Cles, in collaborazione con l’Azienda per il Turismo della Val di Sole, con il supporto del Comune di Peio, di Pejo Funivie, del Parco Nazionale dello Stelvio, della Provincia autonoma di Trento, della tsm-Trentino School of Management di Trento, di Popack.art, del MUSE Museo delle Scienze e di Swarovski Optik, nell’ambito dell’ampio progetto #OP2020 Uno Di Un Milione che vede la partecipazione dell’Orchestra e Coro di Voci Bianche dell’Accademia Teatro alla Scala.
«La distanza tra Uno e Un Milione definisce la differenza d’impatto tra un’iniziativa singola e una collettiva» spiega Luca Lagash del Collettivo OP. «Il singolo individuo - prosegue - è fondamentale in quanto parte di una collettività.
Questo brano, creato pensando all’importanza delle nostre risorse naturali, può ora assumere un altro ruolo: quello di rafforzare i legami tra le diverse generazioni del nostro territorio e mostrare la vicinanza con chi in questo momento è esposto più pesantemente ai rischi dell’epidemia da coronavirus».