AstraZeneca taglia ancora le forniture alla Ue. Proseguono le indagini sui lotti "sospetti"

Mentre si attendono i risultati delel nuove indagini sulle morti e sugli effetti collaterali "sospetti", la multinazionale AstraZeneca riduce ulteriormente la sua previsione di forniture di vaccini all'Unione europea: si scende nel primo trimestre a circa 30 milioni di dosi, pari a un terzo dei suoi obblighi contrattuali iniziali previsti per 90 milioni di dosi. 

È quanto si legge sul sito di Reuters che cita un documento dell'azienda datato 10 marzo e condiviso con esponenti Ue.

La casa anglo-svedese prevede ora di consegnare 30,1 milioni di dosi entro la fine di marzo, quasi dieci milioni in meno rispetto anche a quanto assicurato a Bruxelles a fine febbraio dal ceo Pascal Soriot.


 

 L'Unità di Crisi della Regione Campania, riunitasi d'urgenza questa mattina, ha recepito le indicazioni del ministero della Salute, sbloccando la somministrazione del vaccino Astrazeneca che quindi riprenderà regolarmente, fatti salvi i lotti sui quali, in via precauzionale, è in corso una campionatura da parte dell'Istituto Superiore di Sanità.

Tali lotti non verranno utilizzati per il tempo strettamente necessario al completamento della campionatura. Non esistono al momento controindicazioni sanitarie al prosieguo della campagna vaccinale con Astrazeneca.

La Procura di Siracusa ha 'scremato' la lista dei potenziali indagati, una decina inizialmente, iscrivendo quattro nel registro avviso di reato con l'accusa di omicidio colposo per la morte di Stefano Paternò, 43 anni, il maresciallo della Marina militare ad Augusta, deceduto martedì mattina per un arresto cardiaco nella sua abitazione a Misterbianco (Catania).

Il giorno prima si era sottoposto alla prima dose di vaccino Astrazeneca, il cui lotto è stato ritirato poi dall'Aifa.

L'iscrizione nel registro degli indagati è un atto dovuto per disporre l'autopsia dopo che la Procura di Siracusa ha aperto un'inchiesta disponendo il sequestro sul territorio italiano dell'intero lotto al quale appartiene la fiala somministrata al militare.

Il sostituto procuratore Gaetano Bono, titolare dell'inchiesta coordinata dal procuratore capo Sabrina Gambino, oggi ha indagato le quattro persone che potrebbero avere avuto una responsabilità nel decesso secondo quanto accertato dai militari del Nas di Catania che stanno svolgendo le indagini ed hanno eseguito verifiche su distribuzione, trasporto, conservazione e somministrazione della dose.

Frattanto si apprende che al maresciallo dei carabinieri Giuseppe Maniscalco, 54 anni, morto a metà febbraio, 48 ore dopo la vaccinazione anti covid, è stata somministrata una dose AstraZeneca del lotto Abv 2856. Lo conferma la Procura di Trapani. Ci vorranno però 60 giorni per conoscere l'esito degli esami istologici effettuati sul cadavere. Dall'autopsia, come già confermato ieri dal procuratore aggiunto Maurizio Agnello, non sono emerse correlazioni tra la vaccinazione ed il decesso. Nel Trapanese c'è molta apprensione, perché con lo stesso lotto sono stati vaccinati, tra gli altri, numerosi insegnanti e militari del 37° Stormo di Birgi.


 

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