Giornata mondiale della consapevolezza sull'autismo: in Trentino inaugurati "numero blu" e giardino terapeutico
A Villa Lagarina parte un servizio dedicato in particolare alle problematiche connesse con il mondo del lavoro: uno sportello telefonico per giovani e famiglie, ma anche altri servizi. A Casa Sebastiano di Coredo, nasce uno spazio progettato con il contributo degli studenti di design del Politecnico Milano, per offrire un ambiente ideale a una serie di interventi basati su strumenti innovativi
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TRENTO. Nella Giornata mondiale della consapevolezza sull'autismo, oggi, 2 aprile, il Trentino ha lanciato due nuove iniziative per offrire supporto alle persone che soffrono di questo disturbo.
Si tratta di una consulenza telefonica dedicata, con riferimento specifico alle problematiche legate al lavoro, e di un giardino terapeutico aperto a Casa Sebastiano (Coredo).
Negli ultimi due anni, l'isolamento legato alla pandemia ha aggravato le condizioni delle persone con autismo e complicato ulteriormente la vita delle circa 500.000 famiglie italiane che si trovano a far fronte alle difficoltà pratiche che il convivere con questa condizione comporta.
Vediamo nel dettaglio in che cosa consistono le due importanti iniziative trentine.
Oggi è stato presentato ufficialmente a Villa Lagarina il "Numero blu autismo e lavoro" e il relativo sportello per migliorare la qualità di vita delle persone con autismo e delle loro famiglie.
L'iniziativa nasce - si legge in una nota - su iniziativa della cooperativa "Dal Barba", di Villa Lagarina, in collaborazione con Gpi Spa, Agenzia del lavoro, OdfLab dell'Università di Trento, Fondazione Metalsistem e alcuni professionisti della zona.
Gli operatori che risponderanno al numero gratuito 800-020407 aiuteranno le famiglie a orientarsi tra le offerte in ambito locale e nazionale, forniranno consulenza su diritti, prestazioni, scuola e lavoro. Sarà disponibile anche un aiuto psicologico per le persone con particolare fragilità.
"Il profitto, la produttività e la velocità non devono andare a discapito dell'attenzione sociale e dell'inclusione. Il Numero blu che viene attivato, è un primo grande passo: ci permetterà non solo di offrire servizi, ma anche di raccogliere i bisogni di giovani e famiglie in un periodo critico in cui stiamo cercando di lasciare alle nostre spalle due anni di isolamento e distanziamento sociale", ha detto l'assessore allo sviluppo economico della Provincia di Trento, Achille Spinelli, intervenuto durante la presentazione.
A Coredo (Predaia), in val di Non, invece, è stato inaugurato il nuovo giardino terapeutico di Casa Sebastiano, nato con il sostegno della Croce rossa. Il progetto del giardino didattico - informa una nota - permetterà di lavorare sull'equilibrio dinamico e statico, il movimento, la memoria di lavoro sequenziale, l'attenzione selettiva e il coordinamento.
All'iniziativa hanno contribuito gli studenti della Scuola di design del Politecnico di Milano, che si sono concentrati sull'ideazione di prodotti innovativi in grado di favorire un miglioramento della qualità della vita delle persone con autismo e dei loro famigliari.
La cerimonia inaugurale è stata introdotta da Giovanni Coletti, promotore della Fondazione Trentina per l'autismo e di Casa Sebastiano, che ha sottolineato il beneficio come gli strumenti che stimolano o attenuano alcuni componenti del dominio motorio siano in grado di contribuire a compensare le difficoltà di chi soffre dei disturbi dello spettro autistico.
"Nella Giornata mondiale della consapevolezza sull'autismo - ha detto l'assessora provinciale alla salute, Stefania Segnana - è bello inaugurare un giardino terapeutico pensato per venire incontro alle esigenze delle persone che devono affrontare le difficoltà di questo disturbo. Casa Sebastiano è un punto di riferimento per l'autismo, e da parte nostra lo abbiamo sempre ribadito e abbiamo riconosciuto la necessità di sostenere il loro progetto. Nonostante questi anni così difficili a causa della pandemia abbiamo voluto dare altre opportunità, alzando il budget a disposizione".
Casa Sebastiano è un centro residenziale e semi-residenziale accreditato con l'Azienda provinciale per i servizi sanitari di Trento per interventi di tipo riabilitativo multidisciplinare destinati ad adolescenti-adulti con diagnosi di autismo. Nel corso della cerimonia è stata distribuita la rivista "Oltre gli ostacoli", che si occupa di temi legati alla disabilità intellettiva e fisica.
Giovanni Coletti ha sottolineato il beneficio che gli strumenti che stimolano o attenuano alcuni componenti del dominio motorio sono in grado di contribuire a compensare le difficoltà di chi soffre dei disturbi dello spettro autistico.
Altre attrezzature sportive, recentemente donate da Aquila Basket e dall'Associazione Gruppo Sorgente Roza, completano il progetto di attività motoria di Casa Sebastiano, un centro di eccellenza riconosciuto a livello nazionale e internazionale. Coletti ha ricordato che in questo momento ben quattro strutture in altrettante regioni d'Italia stanno prendendo a modello il centro di Coredo, nato grazie alla sinergia fra pubblico e privato.
Casa Sebastiano è una struttura per molti aspetti all’avanguardia a cominciare dall’organizzazione delle attività quotidiane, che vedono coinvolti gli utenti in un percorso mutuato dalla tecnica del “learning by doing”, cioè “imparare facendo”, che significa realizzare lavori pratici basandosi su nozioni teoriche e, quindi, attraverso il fare memorizzare un modus operandi. Innovativa la dotazione tecnologica del centro che si avvale della prima Stanza Multisensoriale Interattiva d’Italia.
Strumentazioni, anche di matrice sportiva, come appunto un giardino terapeutico, sono strutturazioni complesse che vanno a lavorare sull’equilibrio dinamico e statico, la prensione, la tenuta posturale e il movimento, la memoria di lavoro sequenziale, l’attenzione selettiva e propriocettiva, il coordinamento del senso motorio.
Il progetto didattico del giardino terapeutico ha avuto anche l’obiettivo di sensibilizzare gli studenti della scuola di design all’utilità sociale del design stesso, ponendo al centro del processo formativo i disturbi dello spettro autistico, concentrandosi sull’ideazione di concept di prodotto innovativi, che possano favorire un miglioramento della qualità della vita delle persone con autismo e dei loro familiari e care-giver, in termini di stimolazione dell’apprendimento di abilità e competenze e di gestione e organizzazione autonoma delle attività quotidiane.
In Italia un bambino su 77, nella fascia tra i 7 e i 9 anni, presenta un disturbo dello spettro autistico, con una prevalenza maggiore nei maschi (4,4 volte più delle femmine). In genere i primi sintomi si manifestano tra i 14 e i 28 mesi di vita.
"Le persone con neurodiversità sono state 'cancellate' dalla pandemia, nessuno si è posto il problema di come le famiglie abbiano gestito l'isolamento forzato. E questo è andato a gravare su una situazione già difficile. Le difficoltà - spiega Gianluca Nicoletti, giornalista e padre di Tommy, un ragazzo con autismo - iniziano con l'arrivare a una diagnosi e con l'accettarla. Poi nel capire quali terapie valga la pena portare avanti, cercando di non cadere vittima di fake news e false promesse. Con l'arrivo all'età scolare i problemi cambiano. Nonostante la legge sull'inclusione scolastica che tutto il mondo ci invidia, il sostegno è affidato a insegnanti che quasi mai hanno una formazione specifica".
Se la scuola è il primo fallimento, il secondo - prosegue il presidente della Fondazione, Cervelli Ribelli - è quando l'autistico diventa adulto: la gestione resta in carico alle famiglie, che spesso non hanno altra scelta che 'recluderli' in strutture residenziali, che salvo eccezioni sono gli unici soggetti a ricevere finanziamenti. Per l'inserimento lavorativo, solo piccole realtà riescono farcela. E il pensiero più angosciante è cosa avverrà quando loro non ci saranno più, visto che la legge sul Dopo di noi stenta ancora a dare risposte".
"Non parliamo di decine di persone, ma di centinaia di migliaia, che ancora oggi - ha spiegato il presidente nazionale Anffas, Roberto Speziale - vivono negazioni dei diritti, disattenzione, privazioni e invisibilità". Attese da anni, le linee guida dell'Istituto Superiore di Sanità sull'autismo in età adulta "arriveranno a breve e daranno risposte importanti. Lo si capisce - assicura Maria Luisa Scattoni, responsabile scientifico dell'Osservatorio autismo dell'Iss - già dal fatto che riguarderanno anche aspetti come la qualità della vita e le soluzioni abitative, non solo diagnosi e interventi farmacologici. Questa è una svolta nel panorama internazionale".