Covid, in Trentino via alle prenotazioni dei vaccini bivalenti per gli over 12. Gimbe: quadro in peggioramento
Da domani, 7 ottobre, sarà possibile rivolgersi al cup online dell'Apss per richeidere i nuovi vaccini a mRNA (Comirnaty e Spikevax). Il monitoraggio settimanale: in provincia i nuovi casi per centomila abitanti sono saliti a 786, segnando un incremento del 48%
BOLLETTINO Nelle ultime 24 ore in Trentino nesusn morto e 760 nuovi casi
TRENTO. Al via in Trentino le somministrazioni della quarta dose del vaccino Covid anche per i più giovani.
A partire da domani, venerdì 7 ottobre, le persone con più di 12 anni potranno essere vaccinate con i vaccini bivalenti anti Covid. Al Cup-online dell'Apss è già disponibile la nuova card per accedere alla prenotazione.
Oggi. comunica una nota dell'Apss, il direttore generale di Apss Antonio Ferro e il dirigente generale del dipartimento salute e politiche sociali Giancarlo Ruscitti sono stati vaccinati nel punto vaccinale di viale Verona a Trento. Ad oggi sono 35mila le dosi somministrate a persone fragili e ultra 60enni.
"Abbiamo fatto la quarta dose - hanno affermato Ruscitti e Ferro - per lanciare un forte appello alla vaccinazione. La situazione epidemiologica mostra una tendenza verso un nuovo aumento dei casi e le prossime settimane saranno fondamentali per capire come evolverà la situazione. È importante proteggersi, soprattutto se sono passati 120 giorni dall'ultima dose, e i vaccini oggi disponibili sono strutturati per proteggere dalle nuove varianti del virus".
Il via libera alla somministrazione dei vaccini bivalenti a mRNA anti covid (Comirnaty e Spikevax) è arrivato dal ministero della salute sulla base delle indicazioni dell'Agenzia italiana del farmaco. I due vaccini forniscono una protezione contro le varianti attualmente circolanti di Sars-Cov-2. La somministrazione della dose di richiamo è raccomandata agli over12, purché siano trascorsi almeno 4 mesi fra la somministrazione del vaccino bivalente e l'ultima dose precedente di un vaccino anti Covid-19.
Frattanto, che il covid sta di nuovo circolando parecchio anche in Trentino, pur con risvolti ospedalieri fortunatamente limitati, è confermato dal nuovo monitoraggio settimanale diffuso oggi dalla fondazione Gimbe.
Come nel resto del Paese, anche in regione sono in peggioramento tutti gli indicatori, indica l'analisi che ha preso in considerazione i dati della settimana dal 28 settembre al 4 ottobre.
I nuovi casi per 100.000 abitanti sono stati in provincia di Trento 786, con un incremento del 48%, e in provincia di Bolzano 786 con un incremento del 63% rispetto alla settimana precedente.
Aumentano anche i casi attualmente positivi per 100.000 abitanti: 818 in Trentino e 944 in Alto Adige.
In entrambe le province sono sopra media nazionale i posti letto occupati da pazienti covid-19: in Alto Adige 23,2% in area medica e 2% in terapia intensiva; in Trentino 13,3% in area medica e 4,4% in terapia intensiva.
La percentuale di popolazione over 5 anni che non ha ricevuto nessuna dose di vaccino è pari al 13,3% in Alto Adige ed all'8,8% in Trentino (media Italia 10,1%). A questi dati va aggiunta la popolazione over 5 anni temporaneamente protetta, in quanto guarita da covid-19 da meno di 180 giorni, pari al 2,5% in Alto Adige ed al 1,7% in Trentino.