Intossicazione da funghi, prevenzione e cura: riconoscimento ai centri dell'Azienda sanitaria
Premiato al congresso della Società italiana di patologia clinica, a Riva del Garda, il lavoro delle strutture dell'Apss impegnate su questa delicata materia. Oltre a supportare le strutture ospedaliere, collaborano con il Comune di Trento e il Gruppo micologico Bresadola per il servizio di consulenza micologica gratuita ai cittadini
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RECORD Grandi e piccoli alle prese con i funghi 2023
IL CASO Coppia trentina in ospedale per un piatto di funghi
TRENTO. Le piogge di questi giorni, dopo un lungo periodo senza precipitazioni, favoriranno probabilmente una ripresa autunnale anche dei funghi nei boschi del Trentino. Ma con i funghi bisogna sempre fare attenzione e affidarsi agli esperti per essere certi di non portare a casa e cucinare varietà velenose.
Lo ricorda oggi, venerdì 20 ottobr,e in una nota stampa, la Provincia, sottolineando appunto che è fondamentale riconoscere rapidamente un’intossicazione da funghi e gestire correttamente il paziente. Si ricorda, in proposito, che è stato recentemente premiato al congresso SipMel (Società italiana di patologia clinica e medicina di laboratorio) il lavoro del laboratorio di patologia clinica e del centro di controllo micologico provinciale dell'Apss.
"Si tratta - scrive piazza Dante - di alimenti pericolosi a cui è associato un alto rischio di micetismo (avvelenamento da funghi), indipendentemente dal fatto che siano commestibili o non commestibili. L’intervento in urgenza del laboratorio e del micologo a supporto del team sanitario nei casi di micetismo è fondamentale per limitare danni permanenti o il decesso della persona intossicata, a causa di insufficienza renale o epatica. In presenza di sintomi gastrointestinali è fondamentale ricercare attraverso esami di laboratorio la presenza di amanitine (composti organici velenosi) che possano confermare o escludere un avvelenamento da funghi.
La schematizzazione clinico-diagnostico-terapeutica proposta nel poster presentato al congresso nazionale SipMel di Riva del Garda la scorsa settimana risulta quindi un valido supporto nell’acquisire conoscenze micologiche di base utili nell’inquadramento delle principali sindromi che possono insorgere dopo aver ingerito funghi velenosi. Partendo dalle immagini delle varie specie di funghi velenosi, scattate nei boschi del Trentino, il poster illustra un percorso con una sintesi delle conoscenze micologiche, cliniche, diagnostiche e terapeutiche necessarie per il corretto inquadramento dei principali avvelenamenti. Il poster, frutto della collaborazione tra il laboratorio di patologia clinica e il centro di controllo micologico di Apss, è stato premiato come il migliore tra i 190 contributi scientifici presentati al congresso SipMel.
Per quanto riguarda nello specifico l’attività del laboratorio sulla ricerca delle amanitine, dal 2009 ad oggi sono state complessivamente 428 le analisi effettuate: in 395 casi (91.6%) i risultati sono stati negativi, in 12 (2.8%) dubbi e in 24 (5.6%) positivi.
Il centro di controllo micologico fa parte del dipartimento di prevenzione di Apss ed è formato da personale con diversi profili professionali, anche di laboratorio, in possesso di specifico attestato di micologo. Oltre a supportare le strutture ospedaliere in caso di intossicazione da funghi si occupa anche delle certificazioni di conformità dei funghi freschi destinati al commercio, di attività di consulenza ai privati e di interventi formativi e informativi dedicati alla popolazione.
Da diversi anni il centro di controllo micologico collabora con il Comune di Trento e il Gruppo micologico Bresadola per assicurare da luglio a fine ottobre il servizio di consulenza micologica gratuita ai cittadini, tutti i lunedì, mercoledì e venerdì dalle 8 alle 10 a piazza Vittoria a Trento. I micologi del Ccm sono sempre disponibili su appuntamento a controllare i funghi raccolti (per info contattare la segreteria dell’Unità operativa igiene, alimenti e nutrizione).