Salute / Intervista

In Trentino sono in crescita i casi di polmonite, molti anche in questo periodo

Parla il primario di pneumologia dell'ospedale Santa Chiara, Fabio Giuseppe Vassallo: «Generale aumento anche nei mesi invernali, ma in particolare negli ultimi due mesi abbiamo diagnosticato tanti casi di polmonite batterica da pneumococco»

MALATTIE Non solo long covid, attenzione al raffreddore lungo
COVID Una persona su tre ha sintomi a due anni dall'infezione
TREND Allergie in aumento ma solo il 2% degli italiani si vaccina

di Patrizia Todesco

TRENTO. Chi pensava che la fine dell'inverno avrebbe cancellato virus e soprattutto tutte le malattie legate ai malanni di stagione si sbagliava. Complice un tempo decisamente "ballerino" con temperature che oscillano tra i 13 e i 30 gradi nel giro di poche ore, in queste settimane anche in Trentino abbiamo avuto un aumento di casi di influenza e non solo.

«Abbiamo registrato un aumento di casi di polmonite - conferma il primario di Pneumologia dell'ospedale S. Chiara di Trento, il dottor Fabio Giuseppe Vassallo - In generale abbiamo visto un aumento di casi nell'ultimo anno, anche nei mesi invernali, ma in particolare negli ultimi due mesi abbiamo diagnosticato tanti casi di polmonite batterica da pneumococco. E questo è un periodo in cui solitamente non ne vedevamo molti. Nelle ultime settimane, su 12 posti letto che abbiamo in reparto, 3-4 sono occupati da pazienti con questo problema. Stiamo parlando di persone che vengono ricoverate con forme gravi, che necessitano di supporto respiratorio, di terapie più invasive e di monitoraggio. Polmoniti certificate sia dal punto di vista microbiologico che sierologico, questo anche per trovare le giuste cure.

Quello che vediamo in reparto è la punta dell'iceberg, perché nella maggior parte dei casi le polmoniti vengono trattate a domicilio dal medico di medicina generale con terapie empiriche».

Che tipo di polmoniti avete visto in queste ultime settimane?

Abbiamo avuto numerosi casi di polmoniti da pneumococco, uno anche resistente alle penicilline. Un caso isolato, ma a cui noi dobbiamo prestare molta attenzione Poi abbiamo visto pazienti, anche giovani, con forme di empiema pleurico, però sempre con un'alta probabilità di successo terapeutico. Infine abbiamo registrato un aumento, soprattutto nei mesi invernali, di tutte le polmoniti da virus sinciziale e influenzale.Ma come si distingue una polmonite batterica da una polmonite virale?Non è sempre facile. Le polmoniti batteriche portano una febbre che insorge rapidamente con brividi, tosse con espettorato, ci può essere difficoltà di respiro e dal punto di vista radiologico c'è un di addensamento ben visibile più o meno esteso, oltre che indici di flogosi elevati. Le polmoniti virali, invece, presentano un aspetto radiologico meno evidente, anche se possono essere altrettanto gravi.

Come spiega l'aumento di polmoniti batteriche registrate nell'ultimo mese?

Sicuramente ha giocato un ruolo fondamentale il clima non proprio conforme ad una normale primavera. Un altro aspetto è poi quello vaccinale. È vero che in Trentino c'è un'alta percentuale di vaccinati, ma i numeri dovrebbero aumentare ancora. La vaccinazione pneumococcica è consigliata a tutti i soggetti sopra i 65 anni e a coloro che appartengono alle categorie a rischio. Va detto comune che la polmonite ha una buona prognosi ma merita la giusta terapia e il giusto riposo. Vuole dire che molti hanno fretta di guarire e cercano di accorciare i tempi?Purtroppo è così. Bisogna capire che per la guarigione clinica ci vogliono almeno due settimane. Se la malattia viene trattata in maniera troppo frettolosa, con terapie veloci e senza adeguato riposo, ci possono essere ricadute.

Ora con l'arrivo del caldo le cose dovrebbero migliorare?

In teoria sì, ma ci sono alcuni aspetti che d'estate vanno sempre considerati. Il primo è l'aria condizionata. È importante la manutenzione degli apparecchi e che non ci sia uno sbalzo di temperatura eccessivo tra l'esterno e l'interno. Poi ci vuole sempre il buon senso delle persone. Al di là del calendario, occorre valutare le condizioni climatiche. In ogni caso bisogna sempre ricordare che la polmonite è curabile e che nella maggior parte dei casi non lascia conseguenze. Può colpire tutti, ma ovviamente per l'età avanzata è un fattore di rischio.

comments powered by Disqus