Influenza, casi in aumento: sono cinquemila i trentini a letto
Ma per ora la provincia, insieme a Bolzano, Veneto e Friuli figura tra le regioni con minor incidenza: 8,63 ogni mille abitanti, con il tasso maggiore nella fascia 15-64 anni (11,27)
VACCINAZIONE Antinfluenzale: ecco come funziona
TRENTO - L'influenza avanza, nel resto d'Italia più che in Trentino, ma anche da noi i numeri stanno aumentando piuttosto velocemente. A rivelarlo è il report di Influnet dell'Istituto superiore di sanità diffuso ieri e relativo alla settimana dal 6 al 12 gennaio 2025.
A dare la spinta verso l'alto è stata sicuramente la riapertura delle scuole. Baci, abbracci, contatti ravvicinati hanno fatto circolare velocemente vari tipi di virus, così come a favorire l'aumento dei casi è stata l'ondata di freddo che in questi giorni ha abbassato notevolmente la colonnina di mercurio. Ancora non si è comunque arrivati al picco.Mentre nella stagione 2023/2024 il massimo numero di casi si era registrato a ridosso delle vacanze di Natale, quest'anno il picco è atteso per la fine del mese di gennaio, se non dopo. Il peggio, dicono dunque gli esperti, deve ancora arrivare.
Trento, insieme a Bolzano, Veneto e Friuli figura tra le regioni con minor incidenza. Si parla dell'8,63 ogni mille abitanti, con il tasso maggiore nella fascia 15-64 anni (11,27).
Facendo una proiezione si può dire che in questi giorni sono a letto con la febbre e malesseri vari circa 5 mila trentini.
In Italia l'incidenza è pari a 14,3 casi per mille assistiti (era 12,1 nella settimana precedente), con un aumento in tutte le fasce di età. Il dato interessante per il Trentino è legato al numero dei bambini sotto i cinque anni ammalati. Nel resto d'Italia rappresentano la fascia più colpita con un'incidenza pari a 25,5 casi per mille assistiti (22,6 nella settimana precedente) mentre in Trentino l'incidenza si ferma sotto l'11.Sebbene la circolazione dei virus influenzali sia in aumento, il bollettino sottolinea che il numero di sindromi simil-influenzali è sostenuto anche da altri virus respiratori.
Dalle analisi effettuate dai vari laboratori nazionali, 777 (27,2%) sono risultati positivi per influenza, 641 di tipo A (312 di sottotipo H1N1pdm09, 177 H3N2 e 152 non ancora sottotipizzati) e 136 di tipo B.
Nell'ambito dei suddetti campioni analizzati, 188 (6,6%) sono risultati positivi per il Virus Respiratorio Sinciziale (VRS) per cui quest'anno, per la prima volta, i piccolissimi sono stati vaccinati, 183 (6,4%) per Rhinovirus, 105 (3,7%) per Coronavirus umani diversi da SARS-CoV-2, 88 (3%) per SARS-CoV-2, 50 (1,7%) per Adenovirus, 28 per Metapneumovirus, 18 per virus parainfluenzali e 15 per Bocavirus (Tabella 2b).
Durante la settimana, sono state inoltre segnalate 10 diagnosi di Mycoplasma pneumoniae (una delle cause più frequenti delle polmoniti), 8 delle quali dal laboratorio di Bolzano e 2 da Padova.