Itas, 3-0 a Modena +10 su Macerata
L'Itas batte 3-0 Modena e approfitta del passo falso di Macerata con Vibo e della sospensione del match tra Ravenna e Cuneo per rafforzare ulteriormente la sua leadership. Ora Trento guida il campionato di serie A con dieci punti di vantaggio su Macerata. Per i quasi quattromila che ieri erano al PalaTrento, l'unica vera emozione è stata nel finale del primo set, quando una quasi incredibile rimonta modenese ha riaperto la partita allungando il parziale fino a 34-32 per i trentini
L'Itas batte 3-0 Modena e approfitta del passo falso di Macerata con Vibo e della sospensione del match tra Ravenna e Cuneo per rafforzare ulteriormente la sua leadership. Ora Trento guida il campionato di serie A con dieci punti di vantaggio su Macerata. Per i quasi quattromila che ieri erano al PalaTrento, l'unica vera emozione è stata nel finale del primo set, quando una quasi incredibile rimonta modenese ha riaperto la partita allungando il parziale fino a 34-32 per i trentini.
Comunque. Con Birarelli che ha accusato una ricaduta influenzale, ed è dunque stato lasciato a casa a scopo precauzionale: a una settimana dalle Final four di Coppa Italia non sarebbe stato prudente metterlo in campo per una partita di regular season. Stessa cosa per Djuric, ancora alle prese con la storta alla caviglia rimediata in Champions league. Sta guarendo, ma Stoytchev ha preferito lasciarlo in panchina. E così ha risolto i suoi problemi al centro schierando la coppia Brinkman e Burgsthaler. Per il resto la formazione è quella annunciata con Raphael e Stokr sulla diagonale palleggiatore-opposto e la coppia Juantorena-Kaziyski in banda. Con Bari ad alternarsi con Colaci nel ruolo di libero.
Da parte sua, Bagnoli ha sotterrato l'ascia di guerra con Kooy e lo ha mandato in campo schiacciatore assieme a Anderson. Il duo ex Itas Piscopo-Sala al centro, Esko palleggiatore e Dennis opposto, con Manià libero.
Come aveva anticipato nei giorni scorsi l'allenatore dell'Itas Stoytchev, quando si incontrano Trento e Modena non è mai una gara normale. E anche questa non si è sottratta al fascino dell'imprevedibile. Dopo un avvio che aveva fatto pendere l'ago della bilancia decisamente verso i trentini, che erano andati al primo timeout tecnico in vantaggio per 8-4 e si erano addirittura trovati avanti 21-16, è accaduto quello che in pochi avrebbero pronosticato. Un paio di ricezioni sciagurate di Kaziyski, di giocate imprecise di Raphael e di Juantorena hanno riportato sotto i modenesi. Fino al 24 pari. I canarini hanno anche avuto un paio di occasioni per chiudere il set, ma il risveglio di Kaziyski e le stoccate di Stokr hanno rimesso le cose a posto per Trento. Che però è riuscita ad aggiudicarsi il set solo per un macroscopico errore di Esko sul 33-32.
Sotto il segno dell'imprevedibile anche il secondo set. Chi, tra i tifosi trentini, si aspettava numeri da parte di Kaziyski o Juantorena, è rimasto deluso. Ad affiancare il solito mostruoso Stokr (anche ieri mvp), ci pensano i due centrali dell'Itas Burgsthaler e Brinkman. E' su un turno al servizio del canadese, infatti, che si spezza l'equilibrio della gara. Sul 7-9, infatti i trentini ottengono un cambiopalla che - sull'8-9 - porta a servire Brinkman. Una battuta non potente, ma velenosa, che imbarazza la ricezione modenese e consente ai trentini di mettere a segno una striscia di cinque punti consecutivi. Bagnoli, da parte emiliana, prova a giocare la carta Martino al posto di Kooy, ma il cambio non gli porta i frutti sperati. Trento stavolta non s'affloscia nel finale e va a chiudere con autorevolezza sul 25-21.
L'occasione fa l'uomo ladro. E in questo caso l'Itas vede all'orizzonte l'opportunità di chiudere il match in tempi stretti. C'è solo da aspettare che i due assi, Kaziyski e Juantorena, alzino il loro livello, portandolo su standard a loro più consoni. L'attesa non è vana e l'occasione è colta. Nella parte centrale del terzo set, Kaziyski mette a terra tre palloni e Juantorena cresce. Raphael gli serve un paio di assist molto rapidi lungo la rete che il cubano sfrutta con le sue doti di grandissima agilità schiacciando a campo libero. I compagni non mollano e lui va al servizio e propone uno dei suoi show che portano in dote quattro punti. E' la sistemazione della lapide sulla salma di un match durato un set e mezzo.