Affare Universiadi: indotto di 15 milioni
Le Universiadi invernali, ospitate dal Trentino nello scorso dicembre, sono state un affare. L'indotto sull'economia locale è stato stimato in 14,6 milioni di euro, a ricaduta immediata oppure sul lungo periodo, a fronte di 4,4 milioni di budget.
Un indotto sull'economia locale stimato in 14,6 milioni di euro a ricaduta immediata oppure sul lungo periodo. E questo a fronte di 4,4 milioni di budget che il Comitato organizzatore delle Universiadi invernali Trentino 2013 si è ritrovato a gestire grazie ad un finanziamento della Provincia (sfruttato solo parzialmente grazie ad alcuni sponsor). Questi dati rappresentano un importante traguardo per tutto il territorio trentino: «La manifestazione sportiva internazionale che si è svolta da mercoledì 11 dicembre a sabato 21 dicembre in dodici diverse località ha creato un impatto positivo sul nostro territorio» conferma il presidente del Comitato organizzatore Sergio Anesi in occasione della cerimonia ospitata alle cantine Rotari di Mezzocorona.
Il segretario generale Fabrizio Bazzanella spiega come non siano state solamente le maggiori entrate di natura economica a determinare il detto indotto. «Vi sono molti altri ambiti che hanno tratto benefici - afferma - A partire dal coinvolgimento di tutto il sistema territoriale con la sperimentazione di collaborazioni tra pubblico e privato, con la partecipazione di tutta la comunità locale (scuole, associazioni, persone con disabilità)».
Un solo segreto: la «rete». «Il modello basato sulla collaborazione dei diversi territori e comunità - prosegue Anesi - ci ha consentito per la prima volta di mettere in sinergia tante realtà diverse, di prim'ordine e meno esperte, che sono state in grado di arricchirsi a vicenda ponendo solide basi per il futuro». Basti pensare alle diverse Apt territoriali (Fiemme e Fassa, Valsugana e Pinè), le quali si sono trovate a fare rete con il coordinamento gestito all'Apt di Trento, monte Bondone e valle dei Laghi. «Dobbiamo ricordare i 31.300 pernottamenti per un totale di 3042 persone alloggiate su 77 strutture alberghiere - dichiara la direttrice Elda Verones - Il che ha prodotto un fatturato per le aziende di promozione pari a circa 2.5 milioni di euro». Le principali presenze sono state in val di Fiemme (35%) e Fassa (22%) ma non sono da sottovalutare Baselga di Pinè, monte Bondone e Trento con il 12%.
In termini di rete non si devono scordare i diversi impianti che hanno ospitato le 278 competizioni svoltesi sulla nostra provincia con 78 medaglie assegnate. «Ogni sera i diversi campi di gara si mettevano in contatto per scambiarsi le informazioni sulla giornata, su eventuali problematiche, sugli esiti conseguiti» racconta Marco Calliari di Asis per il Palaghiaccio di Trento dove si sono svolti pattinaggio artistico e short track. Tutti soddisfatti sia in termini di presenze atletiche sia per quanto riguarda gli spettatori. Si esprimono favorevolmente anche Luca Decarli per l'Ice Rink Pinè Stadium a Baselga di Pinè (pattinaggio di velocità e curling), Roberto Ongari per lo stadio del ghiaccio di Canazei ed il Palaghiaccio comunale di Cavalese (hockey maschile) e Cristina Bellante per lo Ski Jumping Stadium di Predazzo (salto con gli sci e combinata nordica) e per il lago di Tesero (sci nordico e biathlon).
Gli spettatori sono stati 33.700. Mentre le 78 cerimonie di premiazione hanno visto oltre 10.000 presenze. Importanti anche i 7300 gradimenti delle cerimonie di apertura (Trento con 5100) e chiusura (Alba di Canazei con 2200). Dai diversi responsabili degli impianti arriva conferma che nessuna struttura nuova è stata costruita: «Il Trentino era pronto - afferma Bellante - Il grande arricchimento si è avuto nel diverso approccio, più condiviso e meno campanilista». Insomma, una buona base per un futuro non lontano in cui tutto il territorio sarà di nuovo unito per un evento che coinvolga ogni comunità e zona locale.
L'indotto è di ottimo livello anche grazie alla diffusione avvenuta tramite i mass media ed al ridotto inquinamento ambientale. Efficace la valorizzazione dell'immagine territoriale grazie alla visibilità internazionale garantita da 500 milioni di contatti nel mondo. Vanno ricordate le 633 ore di trasmissione negli oltre 70 Paesi «sintonizzati» sul Trentino, i 1500 articoli pubblicati dalle testate italiane ed i 136 milioni di utenti in termini di audience televisiva (di cui 91,7 milioni nei Paesi asiatici, 43 milioni in Europa e 0,9 milioni in nord America). Il record è stato registrato per la gara di salto speciale maschile con più di 6 milioni di telespettatori Non sono mancati i numeri del web: quasi 290.000 visitatori del sito e 15.000 «mi piace» concessi alla pagina Facebook, oltre 2000 download per le quattro App per smartphone create e 18 Info Point (con 70 volontari formati) sui diversi campi gara e sedi logistiche. All'Universiade va riconosciuta la capacità di limitare le emissioni inquinanti. Delle circa 17'300 tonnellate di anidride carbonica generate, ben 8300 sono state risparmiate attraverso iniziative sostenibili come il car sharing e il trasporto pubblico, l'adozione di buone pratiche per il consumo di acqua ed elettricità, l'utilizzo di documenti digitali.
Ieri erano moltissimi i presenti ad acclamare il successo di Trentino 2013, tra cui l'assessore allo sport Tiziano Mellarini ed il sindaco di Trento Alessandro Andreatta , Paolo Bouquet in rappresentanza della rettrice dell'Univeristà di Trento Daria de Pretis e Mauro Nasciutti per il Cusi.