Hamilton vince Gp Canada, quarta Ferrari di Raikkonen

Mercedes padrona a Montreal dal primo all'ultimo giro. Torna alla vittoria Lewis Hamilton dopo la beffa dell'inutile pit?stop di Monaco che gli aveva tolto una vittoria sacrosanta, mentre è forte la delusione in casa Ferrari per il podio mancato da Kimi Raikkonen a causa di un testacoda a metà gara che lo ha costretto a cedere la terza posizione alla Williams di Valtteri Bottas. Passo falso per Maranello sotto gli occhi del presidente Sergio Marchionne mitigato in parte dalla bella rimonta di Sebastian Vettel che riesce a risalire dalla diciottesima alla quinta posizione. A completare la festa delle Stelle d'Argento Nico Rosberg, secondo per l'ennesima doppietta della scuderia campione del mondo.
Un trionfo quello di Hamilton che rilancia l'inglese nella corsa verso il suo terzo titolo a quota 151 punti (+17) contro i 134 di Rosberg e i 108 di Vettel. L'inglese parte bene e tiene a distanza senza problemi per tutta la gara il compagno di squadra in un Gran Premio davvero poco spettacolare. Anche dietro al duo di testa, le emozioni sono poche fatta eccezione per la bella gara di Vettel e il testacoda di Raikkonen. Una rimonta quella del pilota tedesco della Ferrari che lascia qualche rimpianto per quello che poteva essere e non è stato il Gp del Canada a causa dei problemi elettrici accusati in qualifica.


«Non dobbiamo avere rimpianti - assicura però Sebastian Vettel - siamo riusciti a risolvere il problema avuto in qualifica e ora dobbiamo fare in modo che non si ripeta. Il gap con le Mercedes dipende dalle piste, il mio passo era molto buono. Mi sentivo molto a mio agio e ho fatto un bel recupero, sono contento». Il presidente della Ferrari Marchionne era qui a Montreal per vedervi? «Non è stato bello il risultato per il presidente venuto a guardarci. Non so cosa sia successo a Kimi (Raikkonen, ndr), credo si sia girato ed è un peccato aver mancato il podio. Ma - aggiunge Vettel - non vediamo l'ora di andare in Austria per poter reagire».


Lo stesso errore nello stesso punto della pista di Montreal come l'anno scorso. Un testacoda che è costato il terzo posto a Kimi Raikkonen . «È accaduto qualcosa di strano in quella curva, in quel giro e non sono riuscito a controllare l'anteriore: è successo anche l'anno scorso, un risultato sfortunato. Credo che sia andata come ci aspettavamo in questo tipo di circuito dove è necessario risparmiare carburante e questo ha limitato la nostra velocità. Come gomme ho fatto il massimo ma alla fine abbiamo dovuto risparmiare carburante e abbiamo perso tempo». L'aver speso tre gettoni per migliorare la prestazione della power unit è servita ad avvicinarsi alla Mercedes? «Non siamo andati come ci aspettavamo e forse questo tipo di tracciato li favorisce e quindi dobbiamo continuare a lavorare e migliorare».


Ma intanto a festeggiare è ancora una volta la Mercedes che è ancora troppo forte per temere di essere battuta di nuovo come successo in Malesia: «Voglio dedicare questa mia vittoria al mio ingegnere che ha passato una settimana difficile - grida Lewis Hamilton mentre festeggia sul podio di Montreal il suo ritorno alla vittoria dopo la beffa di Monaco - Non avevo il miglior bilanciamento, Nico (Rosberg, ndr) era veloce ma non ho avuto una grossa minaccia da lui e mi sono divertito. Dopo Monaco avevo bisogno di questa vittoria». «È stata una bella gara, ho spinto come un pazzo per cercare di mettere pressione a Lewis, ma lui non ha fatto neanche un errore». Con queste parole Nico Rosberg commenta il secondo posto ottenuto al Gran Premio del Canada, alle spalle del compagno di team della Mercedes. «È stata una gara buona, anche molto impegnativa, ho dovuto gestire freno, carburante e così via, ho spinto al massimo per prendere Hamilton ma non sono riuscito a farcela, il secondo posto va bene comunque» ha aggiunto Rosberg, convinto che la differenza l'hanno fatta le qualifiche. «È lì che ho perso qualcosa, il passo gara c'era, ma la posizione nella griglia di partenza ha fatto la differenza quindi è nelle qualifiche che devo migliorare».

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