Carolina rischia grosso Indagine dell'antidoping
Nell’agosto caldo della Procura Antidoping del Coni potrebbe sciogliersi il ghiaccio sotto i pattini di Carolina Kostner. L’Ufficio del Procuratore Tammaro Maiello, grazie anche agli atti forniti dalle Procure di Bolzano e Padova, sta organizzando le audizioni relative al biathlon: il presunto caso di doping, fra fine 2010 e inizio 2011, del biatleta azzurro Daniel Taschler, in cui sono coinvolti anche suo padre, Gottlieb, vicepresidente dell’Unione Internazionale Biathlon e Michele Ferrari, medico già inibito per doping. Sta procedendo, inoltre, nell’inchiesta, mutuata da Trento, sui 65 tesserati Fidal che hanno almeno una mancata comunicazione ai controlli o un missed test fuori competizione.
Nonostante la mole di lavoro, però, dovrà occuparsi ancora della pattinatrice altoatesina che ieri è tornata ad esibirsi davanti al pubblico italiano, a Corvara, in occasione della prima serata dell’Italian Summer Tour 2015. Show che replicherà a Pinzolo e sabato ad Asiago.
Lunedì, infatti, sarà aperto ufficialmente un fascicolo nei suoi confronti che, in quanto squalificata 16 mesi nel caso di doping dell’ex fidanzato Schwazer, non può esibirsi in manifestazioni organizzate da enti affiliati al Coni. A gestire gli eventi, infatti, è la Shuffle, società riconducibile ai dirigenti (e tesserati) di Ghiaccio Spettacolo.
La Procura sta acquisendo il materiale, compreso un comunicato del Consorzio Turistico Alta Badia che cita il Codice Wada per ribadire la liceità dello spettacolo. La Kostner, però, più che alle Fiamme Azzurre e alla Federghiacchio, avrebbe dovuto chiedere il via libera dalla Procura Antidoping che, secondo procedura, avrebbe dovuto sentire la Wada. Come ha fatto qualche mese fa la Sampdoria che voleva organizzare un’amichevole a scopi benefici con in campo l’ex Flachi (fermato fino al 2022). La Procura era favorevole, ma la Wada disse no.
La scelta di esibirsi della Kostner sembra quindi una forzatura anche alla luce del ricorso al Tas che sarà discusso a breve e in cui la Wada chiede persino una squalifica più pesante. La 28enne rischia di dover ripartire a scontare da oggi lo stop subito lo scorso gennaio.