Andreas Seppi continua la sua marcia a Melbourne Ora l'azzurro dovrà affrontare il n.1 Djokovic
Andreas Seppi è al terzo turno degli Australian Open, primo torneo dello Slam della stagione in corso a Melbourne. Il trentunenne tennista altoatesino ha battuto agevolmente al secondo turno lo statunitense Denis Koudla, numero 69 del ranking mondiale, in tre partite: 75 64 64 in due ore e sei minuti. “Ho giocato un buon match - ha sottolineato l’azzurro - soprattutto nel primo e nel secondo set ho servito molto bene e comunque non ho concesso break in tutto l’incontro”. Seppi ha raggiunto già due volte negli ottavi agli Australian Open (2013 e 2015). Al debutto ha sconfitto il russo Teymuraz Gabashvili per 36 76 (4) 64 76 (10).
Venerdì è atteso da una sfida durissima: avrà di fronte il numero uno del mondo Novak Djokovic. Il serbo ha sempre battuto l’azzurro negli undici precedenti. Solo una volta Andreas ha sfiorato il successo: era il 2012 e negli ottavi al Roland Garros era in vantaggio due set a zero prima di cedere al quinto. Inoltre lo scorso anno l’altoatesino proprio al terzo turno colse uno dei suoi successi di maggior prestigio battendo sulla Rod Laver Arena lo svizzero Roger Federer. E anche in quel caso in precedenza contro il campione svizzeri aveva perso dieci volte su dieci.
Lo stesso Djokovic in conferenza stampa, dopo il netto successo (61 62 76) sul francese Halys, ha mostrato grande rispetto per Seppi, soffermandosi sulla vittoria di dodici mesi fa di Andreas contro Federer e su quei cinque set giocati nel 2012 a Parigi.
“Sicuramente il favorito è lui, mi sembra evidente - ha detto l’azzurro - in particolare negli ultimi due, tre anni Nole è stato il giocatore da battere ed è reduce da un 2015 fantastico, mostruoso, in cui a parte una volta è sempre andato in finale nei tornei disputati. E poi qui a Melbourne gioca sempre molto bene, non a caso ha già vinto il titolo cinque volte. Cosa dovrò fare? Dovrò giocare al 110%, non sbagliare nulla e restare attaccato al match mettendogli magari pressione con la risposta. Se ti scappa subito via diventa ancor più duro stargli dietro e metterlo in difficoltà”.
Domani toccherà a Simone Bolelli, che all’esordio ha sconfitto in quattro tie-break Brian Baker, statunitense che rientrava nel circuito con il ranking protetto dopo tre anni: 76(6) 76(3) 67(2) 76(5) il punteggio. Prossimo avversario l’australiano Bernard Tomic, testa di serie numero 16: non ci sono precedenti. Il tennista di Budrio non è mai andato oltre il secondo turno a Melbourne.
Esordio positivo per Simone Bolelli e Fabio Fognini nel torneo di doppio agli Australian Open. La coppia azzurra, testa di serie numero 5, che a Melbourne lo scorso anno conquistò uno storico titolo, ha battuto per 76 (1) 36 63 l’australiano Rameez Junaid e il kazako Mikhail Kukushkin. Al secondo turno affronteranno i francesi Adrian Mannarino e Lucas Pouille.
A lezione di tennis. Questo deve aver pensato Irina Falconi, minuta statunitense di 25 anni nata in Ecuador, numero 74 del ranking, quindi con una classifica neppure tanto male. Di fronte c’era Roberta Vinci alla quale è stata sufficiente poco più di un’ora per sbarazzarsi della rivale e qualificarsi al terzo turno degli Australian Open, raggiunto già tre volte in carriera (2006, 2010 e 2013). E’ finita 62 61 per la 32enne tarantina, che dopo la splendida finale tutta azzurra con la Pennetta agli ultimi US Open e il clamoroso successo in seminale su Serena Williams, continua a vincere con autorità. Contro la Falconi ha messo in mostra tutto il suo repertorio di giocatrice baciata dal talento: volée ricamate, smorzate sapienti, accelerazioni di diritto quando era il caso e il suo marchio di fabbrica, ovvero il rovescio in back sul quale la Falconi proprio non sapeva cosa fare.
Nel primo set l’unico momento complicato per Roberta c’è stato sul 4-2, quando da 40-15 al servizio, si è ritrovata 40 pari. Da quel momento ha infilato un parziale di 22 punti a uno; 62 3-0 e match praticamente chiuso. Comprensibili il calo di tensione della pugliese: si è un po’ distratta e ha concesso il break all’americana quando è andata a servire sul 5-1. La Falconi si è poi portata sul 5-3, ma a quel punto Roberta ha ripreso a fare sul serio: ha difeso a zero il turno di battuta chiudendo 63 senza rischiare più nulla.
Venerdì la Vinci, testa di serie numero 13, al terzo turno troverà la tedesca Anna-lena Friedsam, 21 anni e numero 82 mondiale, finalista lo scorso anno a Linz, che per la prima volta in carriera ha superato il secondo turno in uno Slam battendo con il punteggio di 63 64 la cinese Qiang Wang, partita dalle qualificazioni. Non ci sono precedenti.