Niente da fare. La speranza di «rubare» almeno una delle due partite in trasferta non si è concretizzata e ora la Dolomiti Energia è a un passo dall’eliminazione dai playoff. In gara 2 al PalaDesio, è stata battuta dall’EA7 per 79 a 71. Più che il punteggio è stato l’andamento della partita a mettere ben in chiaro che questa Trento non può competere con lo strapotere di fisico, di uomini e di talento di cui dispone l’Olimpia.

 

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Essì che il match, almeno all’inizio, sembrava volersi indirizzare su ben altri binari. Nella sovrabbondanza di stranieri Repesa stavolta sacrifica Jenkins in favore di McLean, segno Trento lo impensierisce poco e nell’ottica di incontrare più avanti squadre forti sotto canestro (Reggio Emilia in finale?) vuole testare un team diverso, cioè infarcito di lunghi.

 

Col quintetto tutto straniero Milano cerca subito Batista in post ma senza successo. L’avvio è tutto della Dolomiti Energia. E che avvio! Un 15 a 0 che probabilmente entrerà nell’ottuagenaria storia dell’Olimpia come il peggiore inizio di sempre. In campo c’è un solo giocatore: Davide Pascolo. Chissà, forse il coach dell’Olimpia ci aveva visto giusto nell’imbottire il roster di lunghi: peccato non fossero quelli giusti per fermare il repertorio dell’ala di Coseano: giro sul piede perno, taglio, contropiede, tripla, schiacciata. Batista, McLean, Rakim Sanders: ce ne fosse uno in grado di capirci qualcosa.

 

Il primo canestro di Milano lo segna Gentile dopo 6’. Che, da buon capitano, si carica la squadra sulle spalle.