Crippa, Floriani, Benedetti e Bonvecchio: l'atletica trentina da primato a Rieti
Se la seconda giornata dei Campionati Italiani Assoluti aveva riservato grandi momenti trentini nella cornice dello Stadio Guidobaldi di Rieti (Giordano Benedetti e Norbert Bonvecchio d’oro, Irene Baldessari d’argento, Federica Dal Ri di bronzo), la terza e ultima è stata altrettanto scintillante. Merito di Yeman Crippa e Yuri Floriani che, rispettivamente sui 1.500 e sui 3.000 siepi, hanno incrementato la collezione del metallo più prezioso per la comitiva trentina.
L’unico «neo» in una giornata trionfale è - se vogliamo - il mancato raggiungimento del minimo per partecipare alle Olimpiadi da parte di Floriani. L’atleta delle Fiamme gialle non l’ha raggiunto per appena 3 centesimi. Avrà comunque possibilità agli Europei di Amsterdam di centrarlo.
Tornando a sabato, il primo acuto trentino è stato di Norbert Bonvecchio (Atletica Trento) che si è imposto nell’ormai consueto duello con il lombardo Roberto Bertolini. Il giavellotto del commercialista aquilotto è atterrato a 78,85 al quarto turno di lanci per respingere l’assalto del poliziotto (78,31) e riconquistare il titolo tricolore, il sesto della carriera ora parimenti distribuiti tra estivi (2013, ‘14 e ‘16) e invernali (’12, ‘13 e ‘14). Il tutto con il pensiero rivolto alla nonna Maria, scomparsa nella notte, ricordo che lo accompagnerà anche nel prossimo impegno agli Europei di Amsterdam, quando avrà l’occasione per cancellare anche il brutto ricordo della precedente esperienza di Zurigo 2014.
E ad Amsterdam ci saranno anche i due ottocentisti di casa nostra: Giordano Benedetti (Fiamme Gialle) negli 800 ha tenuto fede al (facile) pronostico superando un volitivo Gabriele Bizzotto con un agile 1’48”15 figlio del duplice scopo della serata reatina, ovvero la conquista del decimo titolo tricolore assoluto (il terzo consecutivo all’aperto) ed il risparmiare energie in vista dell’imminente nuovo impegno, quello nella svedese Sollestuna di martedì sera.
È un argento prezioso quello di Irene Baldessari (Esercito): alla fine sul podio sono salite le tre ragazze pronosticate, ma alle spalle dell’italo-cubana Yusnesy Santiusti (2’04”99), la ventitreenne di Fraveggio ha saputo spuntarla nella volata con la teen ager Marta Zenoni (2’05”62 per entrambe). Le tre si ritroveranno in azzurro ad Amsterdam con la possibilità di crescere ulteriormente e già questa è una notizia preziosa. Nella stessa finale, buon settimo posto per la ligure Gaia Tarsi (Gs Valsugana Trentino), già due volte argento negli Italjunior di due settimane or sono.
La quarta medaglia trentina di giornata porta la firma di una Federica Dal Ri (Esercito) che dopo essere approdata con profitto e vittoria alla maratona, ha voluto regalarsi un nuovo excursus in pista per salire sul terzo gradino del podio al termine dei 5000 metri (16’21”32) vinti a suon di minimo olimpico dalla pugliese Veronica Inglese (15’22”45) su Silvia Oggioni (16’16”24): non c’è niente da aggiungere se non sottolineare come si possa sempre contare sulla clesiana trapiantata a Sedico.
Quattro medaglie ma diversi altri piazzamenti interessanti nel sabato reatino, prima caldissimo, poi bagnato e rinfrescato: sesto posto nel martello per Noa Ndimurwanko (Gs Valsugana Trentino) capace di 55,59 mentre la capitana Elisa Zanei (Gs Valsugana Trentino) trovava lo spunto per tornare oltre i sei metri (6,02) e chiudere al settimo posto l’ennesima sfida tricolore della carriera.