Nadal scuote l'Australian Open con il suo "vamos" Il maiorchino è in semifinale contro Dimitrov
Il suo “Vamos” scuote la Rod Laver Arena ed è un segnale per gli altri big del tennis. Oltre due anni e mezzo dopo Rafa Nadal tornerà a disputare una semifinale Slam (l’ultima risaliva al Roland Garros vinto nel 2014). Il mancino spagnolo, numero 9 del ranking e del torneo, ha raggiunto per la quinta volta il penultimo atto agli Australian Open eliminando in tre set il canadese Milos Raonic, numero 3 della classifica mondiale e del seeding: 64 76(7) 64 il punteggio con cui il 30enne maiorchino si è imposto sull’allievo di Riccardo Piatti - semifinalista qui dodici mesi fa quando mise in seria difficoltà anche Andy Murray -, costretto a uscire a testa bassa per la settima volta in nove confronti contro lo spagnolo (a segno cinque volte sul duro), il primo in uno Slam.
NELLE SEMIFINALI TRE ROVESCI A UNA MANO - I tanti guai fisici del 2016 sembrano davvero solo un ricordo per Nadal, che nella semifinale della parte bassa del tabellone (la 24esima in un Major per Rafa) troverà Grigor Dimitrov, numero 15 del ranking mondiale, che ha travolto il belga David Goffin, numero 11 Atp, con il punteggio di 63 62 64. Gli si era aperto un corridoio in tabellone (dopo l’eliminazione choc di Novak Djokovic) e il bulgaro ha saputo sfruttarlo a dovere, guadagnandosi per la prima volta un posto tra i ‘best 4’ degli Australian Open, la sua seconda semifinale Slam (la prima l’aveva ottenuta a Wimbledon 2014). Dal punto di vista tecnico un’annotazione merita di essere fatta: tra i quattro semifinalisti (Roger Federer e Stan Wawrinka gli altri due) ben tre giocano il rovescio a una mano.
NADAL ANNULLA 6 SET POINT A RAONIC NEL SECONDO - In quello che era il terzo incrocio fra i due in poche settimane in questo inizio di 2017 (il mancino di Manacor si era imposto nell’esibizione di Abu Dhabi, mentre Raonic ha prevalso in rimonta in 3 set nei quarti a Brisbane) Nadal è stato solidissimo, ancor più che nelle precedenti vittorie su Baghdatis, Alexander Zverev e Monfils che lo avevano rilanciato tra i protagonisti. Pressoché perfetto Rafa - 14 trofei dello Slam in bacheca, tra cui quello in Australia del 2009 - nel primo parziale, quando si procura una prima palla break sul 2-2 (il passante di rovescio si ferma però sul nastro) e poi strappa il servizio al gigante canadese al settimo game, dopo due passanti bimani e un efficace lob, per poi chiudere 64 con appena un errore non procurato in tutto il set. Nella seconda frazione lo spagnolo cancella una palla break in apertura (dopo aver ricevuto un warning per aver superato i 20 secondi tra un punto all’altro, servizio mancino a uscire che induce all’errore il rivale), poi al cambio campo del 3-2 Raonic chiede l’intervento del fisioterapista per un medical time-out (effettuato negli spogliatoi), evidenziato da una fasciatura alla coscia destra. Il maiorchino, sicuramente ben consigliato da Carlos Moya che nella passata stagione lavorava proprio nel team del canadese, risponde con continuità leggendo le traiettorie di servizio dell’avversario, tuttavia sul 4-5 Rafa con il secondo doppio fallo del match concede due set point, annullati, come pure un terzo (smorzata in rete). E altre tre palle set l’allievo di Riccardo Piatti non sfrutta nel tie-break dove sale 5 a 3 e 6 a 4: la prima è annullata da Nadal, le altre due sprecate da Milos (doppio fallo sul 6-5 e diritto lungo sul 7-6), che poi viene anche beffato dal nastro che corregge un altro diritto e regala il set allo spagnolo per 9 punti a 7 dopo due ore di gioco. Un duro colpo da digerire per il tennista nato a Podgorica, da dove la famiglia è scappata quando Raonic aveva tre anni per sfuggire ai drammi della guerra dei Balcani.
RAFA COMMOSSO: “HO AVUTO TANTI MOMENTI DURI E DUBBI…” - Un’ulteriore carica di energia invece per l’iberico, che non concede chance e al decimo gioco, implacabile, vola 0-40 e dopo due ore e 44 minuti, quando l’avversario non arriva a giocare la volée di diritto, si inginocchia felice, quasi commosso. "Ho avuto una grande carriera, ma anche molti momenti duri e di sofferenza. Ed è quel che mi fa godere ancora di più questo risultato", ha spiegato Rafa al microfono di Jim Courier, che poi ha domandato se visti i numerosi guai fisici avesse qualche volta dubitato sulla possibilità di tornare al top. “Io non sono per carattere una persona arrogante, per cui ho sempre dei dubbi. E’ una cosa normale per me, anche quando vincevo tanto avevo dubbi, dunque potete immaginare se non li ho avuti quando ero fuori dal circuito...".
LE VARIAZIONI DI DIMITROV INDIGESTE PER GOFFIN - Confermando il suo brillante avvio di stagione, che lo ha visto tornare a vincere un titolo Atp dopo due anni e mezzo trionfando a Brisbane dove ha sconfitto tre top-10 (Dominic Thiem, Milos Raonic e Kei Nishikori), Dimitrov ha dominato il 26enne di Rocourt, messo in difficoltà dalle variazioni da fondo campo, con accelerazioni di diritto alternati a colpi tagliati o in top con il rovescio a una mano, che ha fruttato al bulgaro il soprannome di baby Federer’. Goffin, primo tennista del suo Paese a raggiungere i quarti di finale a Melbourne (dopo esserci riuscito anche al Roland Garros) grazie all’affermazione in quattro set sull’austriaco Dominic Thiem, numero 8 del ranking mondiale e del seeding, ha commesso troppi errori per poter pensare di impensierire un Dimitrov in fiducia (46 contro 25), tornato a lucido grazie al lavoro svolto insieme al coach Dani Vallverdu, ex allenatore di Berdych e Murray. "Mi sentivo in grado di giocare bene, però all’inizio non colpivo la palla nel modo in cui avrei voluto. Ero un po’ troppo passivo, ma con il proseguo dell’incontro ho ritrovato le giuste sensazioni”, il commento del bulgaro, al quinto successo in altrettanti confronti con Goffin (uno agli US Open 2014, uno al challenger di Ginevra e gli altri in due futures in Germania). Per il 25enne di Haskovo è il decimo match vinto di fila fra Brisbane e questo torneo, eguagliando la propria striscia record, ottenuta nel 2014 quando si aggiudicò il titolo al Queen’s e raggiunse la semifinale a Wimbledon.
RISULTATI MERCOLEDI’ - Quarti: (9) Rafa Nadal (ESP) b. (3) Milos Raonic (CAN) 64 76(7) 64, (15) Grigor Dimitrov (BUL) b. (11) David Goffin (BEL) 63 62 64, .