Trento-Fenerbahce Emozioni in video
Volete rivivere, in un video di un minuto e mezzo, l'emozione della partita Trento-Fenerbahce, gara di semifinale di Coppa Cev?
Guardate qui sotto:
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E qui di seguito la cronaca del nostro Maurilio Barozzi:
Qualcuno la chiama legge del PalaTrento. Sarà anche un eccesso, ma quest'anno in casa la Diatec non ha mai perso. E anche ieri, nella gara di andata di semifinale di Coppa Cev, ha rimarcato la cabala ed ha sconfitto per 3-0 i turchi del Fenerbahce in una partita che ha avuto un po' di combattimento soltanto nel terzo set, giocato punto a punto fino agli sgoccioli. Ma quando il parziale stava arrivando alle battute decisive, la Diatec ha trovato la giusta determinazione per allungare e portare a casa la posta piena. Ottimo viatico in vista della gara di ritorno che si giocherà sabato a Istanbul.
All'inizio, per Trento tutto è filato via liscio come l'olio. Con Antonov costretto a riposo da una contrattura alla coscia, in banda la formazione di Lorenzetti è abbastanza obbligata: Lanza e Urnaut ripartono da qui dopo la partita non esaltante di domenica scorsa a Perugia. Ma le sorprese non mancano: se in regia c'è Giannelli, opposto a lui c'è Nelli. E anche al centro trova spazio Daniele Mazzone che fa coppia con Solé. Libero è Colaci. Basic invece schiera la squadra annunciata: Keskin palleggiatore e Toy opposto, Quesque e Sket schiacciatori ricevitori con Emet e Pajenk centrali mentre nel ruolo di libero si alternano tra ricezione e difesa Demirciler e Ozbek.
La Diatec mette il turbo e, fatta eccezione per le primissime battute, prende subito il largo. Se Urnaut sembra ancora perseguitato dai fantasmi perugini, Lanza li ha dissipati completamente e trascina i suoi. Efficacissimo in attacco, il capitano anche al servizio causa danni notevoli nella ricezione turca. Il primo però ad infliggere al Fenerbahce una serie pesante di bordate al servizio è Giannelli. La sua prima battuta è un ace e poi, a metà set, prima mura Sket e poi Toy seppellendo ogni velleità di rientrare in partita alla squadra di Istanbul. Sket è in una giornata pessima e oltre a sbagliare entrambe le battute del primo set, riesce a mettere a terra soltanto uno dei cinque palloni che Keskin gli propone. Si salva ? si fa per dire ? con un muro. Ma il 25-15 parla chiaro in favore di Trento.
Al cambio di campo si vede qualche fiammata di Urnaut. Con lo sloveno in crescita e Lanza che non molla la presa, anche il calo di Mazzone passa in secondo piano. Il muro trentino si alza e gli attaccanti turchi fanno una fatica boia a vedere qualche spiraglio di luce. Il braccio pesante di Toy è sempre più in difficoltà e Sket proprio non esce dalla buca tanto che il tecnico Basic lo manda in panchina a rifiatare. Con lui va ad accomodarsi anche il regista Keskin, incapace di trovare il bandolo della matassa contro una Trento che sembra decisa a fare un robusto allenamento contro il Fenerbahce: ci vogliono appena 22 minuti per chiudere il secondo set col significativo punteggio di 25-12.
Nonostante il facile avvio, Nelli non è in giornata super. E Mazzone pure. Così un errore al servizio dell'opposto trentino e due invasioni consecutive del centrale spediscono il Fenerbahce avanti nel terzo parziale. In casa Fenerbahce, Basic ha capito che il suo regista titolare è fuori fase e lo lascia fuori, preferendogli Yatgin. Tutto sommato si rivela un'ottima mossa che innerva nuova energia nei muscoli dei turchi. Nel frattempo Urnaut torna in letargo e con lui, in ricezione, si eclissa anche Colaci. Quando però la gara sembra farsi in salita per Trento (13-10 Fenerbahce), riemerge Solé in attacco. Non solo: con un muro stampato in faccia, chiude a Toy la strada e l'opposto turco accusa il colpo. Pochi scambi dopo subisce un altro muro da Nelli e, infine, un altro ancora da Mazzone che porta Trento sul 22-20. Ormai il contromano è a terra e, dopo l'ace di Lanza, conclude l'opera battendo in rete. È la resa, che si consuma con un'invasione di Yatgin sull'ultimo punto: 25-23.
Trento vince 3-0 e incamera i tre punti che saranno preziosissimi sabato, durante la partita di ritorno, a Istanbul. Per arrivare in finale, agli uomini di Lorenzetti serviranno due set ma probabilmente si troveranno di fronte una squadra più motivata e sospinta dal rovente tifo turco. Una partita diversa ma che ora, dopo una vittoria così netta, la Diatec andrà ad affrontare con i favori del pronostico.