Tennis, Internazionali di Roma Nadal battuto dal baby Thiem
Dopo Barcellona, Montecarlo e Madrid, il Re della Terra si ferma a Roma: Rafa Nadal fuori ai quarti e il Foro Italico scopre la Next Generation. Dominic Thiem e Alexander Zverev (43 anni in due) rappresentano la meglio gioventù del tennis, il segno di una svolta attesa da tempo e ora in atto. A marcare l’impresa di giornata è soprattuto l’austriaco, numero 7 al mondo, capace di dominare sul rosso del Centrale il favorito numero uno per la vittoria finale del torneo, interrompendone la striscia positiva che durava da 17 partite.
«Battere Nadal sulla terra per me è una grande soddisfazione, specie perché lui non molla un punto, non ti senti mai sicuro, non si arrende mai. Probabilmente è il miglior combattente», ha esordito Thiem alla fine di un match condotto sin dai primi scambi e chiuso in due set (6-4 6-3) con un’autorevolezza da giocatore già maturo e che riscatta in parte le due finali perse con Nadal a Barcellona e Madrid. «Sì - ammette poi - penso sia in atto un cambiamento quest’anno nel tennis, perchè molti giovani stanno andando avanti in grandi tornei. Penso che negli anni precedenti non era successo spesso. Ora vediamo come va al Roland Garros».
Alla Francia però punta anche Nadal per il riscatto: «Domani sarò a Maiorca a pescare o a giocare a golf. Questo è tutto. Mi riposerò un po’, penso di meritarmelo - sottolinea lo spagnolo sorridendo - e poi comincerò a preparare al meglio il Roland Garros. È un evento importante per me. Ho fatto molto bene sulla terra finora quindi spero di essere pronto a giocare il mio miglior tennis a Parigi». Ad ogni modo, è lo stesso Nadal a riconoscere i meriti del giovane avversario: «Cosa è andato storto? Ha giocato in maniera incredibile, posso solo congratularmi con Thiem. Oggi ha giocato profondo, molto aggressivo, colpendo la palla molto forte. Ha fatto una partita ad alta intensità: questa è stata la chiave del match».
In corsa per la vittoria finale, anche il giovanissimo Alexander Zverev, che a 20 anni è già numero 17 al mondo: «Quante possibilità ho di vincere il titolo? Beh, vediamo sono tra i quattro ancora in corsa, facciamo un 25%», la battuta del tedesco, vincente sul canadese Raonic. «La semifinale qui è un’altra pietra importante nella mia carriera. Ho giocato davvero bene», ha proseguito Zverev che in semifinale affronterà domani il 32enne Isner. Ben 12 anni di differenza tra i due: «Ma adesso sono tutti estremamente maturi - spiega lo statunitense - credo di avere l’esperienza dalla mia ma lui ha le gambe giovani dalla sua e l’atteggiamento incurante della gioventù. A questo punto però quando sei tra professionisti l’età la butti dalla finestra?».