Apnea, Tomasi migliora il suo record mondiale

di Claudio Chiarani

«Il segreto per trattenere il fiato e stare a lungo sott'acqua? L'allenamento». Michele Tomasi (nella foto) è appena sceso dal gommone appoggio col quale è stato trasportato a terra, ha appena migliorato il record mondiale di discesa con monopinna che già gli apparteneva, raggiungendo al largo di porto San Nicolò gli 80 metri di profondità, e amici e conoscenti lo attorniano per le foto di rito, consegnandoli una bottiglia di Trento Doc per l'evviva di rito. Tomasi ha dunque superato di 5 metri il suo record precedente, impiegando circa due minuti e 40 secondi per scendere e risalire in superficie. Sul molo per i festeggiamenti di rito, ad accogliere Tomasi c'erano la presidente delle Rane Nere Trento Elena Sacchetti, il vice presidente della Comunità di Valle Carlo Pedergnana, il vicesindaco di Riva del Garda Mario Caproni con l'assessore alle politiche sociali Lucia Gatti e il presidente del Comitato Provinciale Fipsas Stefano Trenti.

Certo il successo nella discesa con monopinna, ora Tomasi attende la convalida dei giudici internazionali per l'immersione in assetto costante senza attrezzi, tentativo che gli ha permesso di raggiungere i 66 metri, superando di un metro il precedente record stabilito dal ceco Michael Risian a Kas, in Turchia. Questo nella giornata di ieri, sabato 2 settembre, mentre questa mattina Tomasi tenterà di superare il record in assetto costante con bi-pinne di 75 metri e assetto variabile senza attrezzi, appuntamento per gli appassionati dalle ore 9 sempre nelle acque antistanti porto San Nicolò, a Riva del Garda. I tentativi di record (e di record ottenuto ieri) sono record mondiali Cmas (Confederazione Mondiale di Attività subacquee) che Tomasi tenterà di battere (e ha battuto ieri), appunto questa mattina grazie al supporto delle Rane Nere di Trento, associazione che organizza i tentativi, con la collaborazione del Comitato Provinciale Fipsas, il Comune di Riva del Garda, il Consorzio dei Comuni B.I.M. del Sarca, la Comunità Alto Garda e Ledro e il Gruppo Sommozzatori Riva.

Michele Tomasi, 52 anni portati egregiamente, pratica l'apnea da 15 anni solamente, ma in questo periodo ha portato l'apnea trentina ai massimi livelli in Italia e nel mondo. Tra i suoi successi più recenti ricordiamo l'oro individuale al Campionato mondiale di apnea outdoor del 2016 a Kas (Turchia), dove nell'immersione con le due pinne ha raggiunto i 91 metri di profondità. Nella disciplina di apnea in assetto costante senza attrezzi l'atleta si immerge a rana subacquea seguendo una cima fino a raggiungere il piattello posto sul fondo, e da lì risale sempre nuotando a rana. Nella seconda disciplina utilizza per scendere e per risalire una monopinna. Nella terza impiega le due pinne, nella quarta scende con una zavorra e risale a braccia. Ideali, infine, le condizioni dei record di Tomasi: acqua calma, assenza di vento e temperatura accettabile, sia esterna nonostante il brutto tempo (ma assenza di pioggia) sia quella dell'acqua in cui si è immerso, 22 gradi in superficie mentre in profondità il taglio termico l'abbassava a 10/12 gradi.

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