Doping Errani, il 9 novembre il processo del tortellino
Si svolgerà il 9 novembre prossimo il processo d’appello davanti al Tas di Losanna per Sara Errani. La tennista azzurra, squalificata per due mesi per una positività all’anotrozolo, è già tornata in campo ma deve affrontare il secondo grado di giudizio in seguito al ricorso presentato da Nado Italia.
Nel processo di primo grado sostenuto davanti ad un «panel» indipendente nominato dalla Federazione Internazionale di Tennis (Itf), la Errani si era giustificata adducendo che la positività sarebbe maturata a seguito di un’accidentale caduta nell’impasto per i tortellini di una pillola antitumorale utilizzata dalla madre. La tesi era stata considerata credibile dai giudici di primo grado e per questo motivo alla tennista erano stati comminati solo due mesi di sospensione (dal 3 agosto al 2 ottobre) oltre all’annullamento di tutti i risultati (con conseguente perdita di punti e di premi) dal 16 febbraio (giorno del controllo incriminato) al 7 giugno.
Nado Italia però ha fatto ricorso opponendosi alla «teoria del tortellino» e si è rivolta al Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna chiedendo una revisione della sentenza di primo grado. Anche la Errani ha fatto ricorso per ottenere la restituzione dei punti e dei premi cancellati dall’Itf che l’hanno costretta a retrocedere in classifica oltre il 200 posto del ranking Wta. Il Tas ha già definito anche il collegio arbitrale che giudicherà il caso il 9 novembre. Il Presidente sarà il tedesco Cristoph Vedder, affiancato dall’israeliano Ken Lalo (indicato da Nado Italia) e dall’italiano Jacopo Tognon (indicato dall’atleta).
La procura Antidoping di Nado Italia ha depositato le memorie per l’appello il 20 settembre, entro i termini fissati dal Tas mentre la Errani ha avuto tempo fino al 10 ottobre per presentare le sue controdeduzioni. Tecnicamente i legali dell’atleta hanno dovuto preparare una memoria d’opposizione alla sentenza dell’Itf (perchè ritengono eccessivo l’annullamento dei risultati e la perdita dei punti) e di difesa contro le argomentazioni dell’appello di Nado Italia. La Federazione internazionale invece ha tempo fino al 30 ottobre per difendere la sentenza di primo grado dopo di che si andrà in dibattimento il 9 novembre. La sentenza è attesa prima di Natale.