Diatec, serve un sussulto Al PalaTrento c'è Castellana
Il momento, è inutile negarlo, è di quelli difficili e quindi ogni partita, anche quelle contro avversari sulla carta abbordabili, può rappresentare un ostacolo durissimo. La Diatec Trentino che perde cinque match nell’intera regular season, chiudendola al secondo posto, è un ricordo della passata stagione.
Quella di oggi è una formazione in cerca di identità, personalità e continuità anche negli aspetti del gioco che dipendono solo in minima parte dall’intesa fra vecchi e nuovi giocatori. Per questo anche una sfida come quella di questa sera, con la neopromossa Castellana Grotte, in programma al PalaTrento alle 20.30, va considerata come un passaggio delicato. La squadra pugliese, fra il resto, ha già dimostrato una notevole capacità di adattarsi rapidamente alla nuova categoria, superando con una certa agilità Latina per 3-1 nell’unica partita casalinga sin qui disputata. La gara contro Verona, che faceva parte integrante della terza giornata, è stata invece rimandata al 13 dicembre per indisponibilità del PalaFlorio.
Quando si gioca ogni tre giorni, bisogna pensare soprattutto a se stessi prima che all'avversario (Angelo Lorenzetti)
Quella affidata a Pino Lorizio è una formazione costruita in ossequio alla disponibilità economica della società, ovvero cercando di valorizzare i protagonisti della sorprendente promozione, miscelandoli con giocatori in cerca di spazio nella massima serie. Appartengono alla prima schiera, fra i titolari, gli schiacciatori Moreira e Canuto, nonché il libero Cavaccini, quindi l’intera linea di ricezione; alla seconda il regista Paris, l’opposto greco Tzioumakas, i centrali De Togni e Ferreira Costa. Per quel poco che contano, i dati delle prime giornate ci dicono che questa squadra ha nell’attacco (terzo posto dietro alle capolista Perugia e Modena) e nella ricezione (addirittura la migliore del campionato con 6,86 tocchi perfetti per set) i propri punti di forza, mentre soffre al servizio (ultima piazza con appena 0,43 ace a set) e a muro (nono posto).
Più che alla prestazione avversaria, tuttavia, la Diatec Trentino deve guardare alla propria, visto che fino ad ora in questa stagione ha conosciuto momenti bui contro qualunque avversario, Monza a parte. La perdurante assenza di Kovacevic, che anche questa sera sarà sostituito da Hoag, non dovrà e non potrà rappresentare un impedimento per un netto cambio di marcia rispetto alla deprimente prestazione di Ravenna. I tifosi gialloblù si attendono di vedere una squadra che riesca a battere in maniera accettabile (i 13 ace a fronte di 59 errori in tre partite di campionato rappresentano una pesante zavorra) e a ricevere in modo ordinato, per cominciare a sistemare il primo tocco della fase break e il primo tocco della fase di cambio palla, le urgenze da affrontare per avvicinare il livello di gioco a quello di formazioni come Perugia, Civitanova e Modena, che stanno fagocitando avversari su avversari a suon di 3-0 e 3-1.
Poi ci si attende di vedere confermata la bella intesa mostrata da Giannelli e Zingel a Ravenna, unica vera nota lieta della partita di mercoledì, magari aggiungendovi qualche tocco vincente in più di Eder, finora poco incisivo in ogni fondamentale. Passi fondamentali affinché la squadra possa andare prima a Civitanova (l’1 novembre) e poi a Perugia (il 12 novembre) con la prospettiva se non di giocarsela alla pari, almeno di poter mettere in difficoltà l’avversario.
Concetti espressi anche da Angelo Lorenzetti: «Quando si gioca ogni tre giorni, come accade in questo periodo, - ha detto ieri - bisogna pensare soprattutto a se stessi ancora prima che all’avversario. In questo momento è ovvio che non possiamo essere felici per i risultati ottenuti nelle prime giornate; la realtà non rispetta le aspettative che ci eravamo prefissati alla vigilia. Con umiltà, dedizione ed attenzione lavoriamo per tornare il prima possibile ad alti livelli». La via è tracciata.