L'Aquila cerca il riscatto In Eurocup c'è Ulm

di Daniele Battistel

Trascinata da un grandissimo Flaccadori (20 punti), l'Aquila Basket batte i tedeschi del Ratiopharm Ulm 77-66 e ritrova fiducia e morale.

Eurocup: Aquila Basket Vs Ratiopharm Ulm


 

«Spero che Varese sia stata solo una parentesi in mezzo a prestazioni e allenamenti in crescita, una sorta di rinculo nel nostro piano di sviluppo». Anche se la conferenza stampa con Maurizio Buscaglia è stata organizzata per parlare dell’impegno di stasera in Eurocup, è palese che l’attenzione di tutti - giornalisti, tifosi, addetti ai lavori - è ancora rivolta alla pesantissima scoppola presa dalla Dolomiti Energia sabato scorso in campionato. Nonostante siano passati più di 3 giorni, il -27 in casa dell’Openjobmetis è ancora fresco nella mente dell’allenatore e della squadra.

«Non abbiamo avuto un buon approccio, e invece l’ottimo inizio di Varese ha amplificato i nostri problemi» spiega il coach, evidentemente provato dalla pressione che anche in una piazza tranquilla come Trento sta lentamente crescendo attorno a lui e ai giocatori. Buscaglia nega che ci siano problemi dentro lo spogliatoio e anzi dice di aver visto «i ragazzi molto determinati e sul pezzo per uscire da una situazione non bella».

Il ko subito a Varese ha comunque avuto un primo effetto. Buscaglia e il suo staff hanno infatti deciso di cambiare metodo: basta rincorrere i singoli problemi e modificare obiettivi in funzione (o a seguito) di una partita, bensì «andare avanti con il nostro programma indipendentemente dalle gare e dagli avversari che avremo davanti». L’obiettivo è quello «suggerito» dal gm Trainotti nell’intervista dell’altro giorno all’Adige: prima di tutto costruire «l’identità di squadra».

Forray e soci ci proveranno già da stasera contro un’avversaria che - nella descrizione di Buscaglia - è quello che dovrebbe essere l’Aquila: «Una squadra che gioca un basket veloce, giocatori rapidi, che coprono diversi ruoli, che hanno ritmi elevati». «La nostra filosofia - riconosce il coach -, solo che loro lo fanno con continuità e regolarità», caratteristiche che ancora mancano a questa Dolomiti Energia.
Perché? «Perché rispetto all’anno scorso abbiamo subito una mutazione profonda - è la spiegazione di Buscaglia - cambiando in due ruoli fondamentali come il play e il 5, ma anche perché chi è restato si porta dietro un’eredità diversa».

E allora, parlando dei singoli, il discorso non può che ricadere sul giocatore in questo momento più chiacchierato come Chane Behanan. Il coach lo difende a spada tratta: «È un giocatore di grande potenziale, che ha grandissimi margini di crescita, con un talento che va instradato». «Le sue difficoltà - continua - derivano dal contesto in cui è inserito, ma ricordo che anche Hogue l’anno scorso all’inizio fece molta fatica». Su Gutierrez il coach bianconero chiede un po’ di pazienza. È infatti convinto che stia ancora smaltendo le fatiche della scorsa estate, «ma è un giocatore che ha caratteristiche tecniche che ancora non è riuscito a mettere in campo». Per Buscaglia il play messicano «si accoppia bene» con Baldi Rossi, altro aquilotto in ritardo di condizione. Chissà che farli giocare assieme non aiuti in primis loro due a crescere e poi l’Aquila a riprendere il volo.

Magari già da stasera. Una vittoria contro Ulm, oltre a tenere Trento agganciata al discorso qualificazione, darebbe una maggiore valenza alla trasferta di Lione della prossima settimana. «Quindi scendiamo in campo consapevoli dell’importanza dell’appuntamento. Allo stesso tempo però non voglio che la squadra tolga il focus dal suo percorso di crescita: non dobbiamo avere l’ansia di voler riscattare la sconfitta di Varese o di concentrarci troppo sulla nostra situazione in classifica» chiude Buscaglia.

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