Sfogo del Gallo Belotti: «Stop falistà, non sono un caso»
Non c’è nessun caso Andrea Belotti. Ad assicurarlo è lo stesso attaccante del Torino, e della Nazionale, interrompendo un lungo silenzio sui social per precisare che sbaglia chi lo dipinge distratto dalle sirene di mercato e deluso dal mancato adeguamento del contratto. «Gelo tra me e il Presidente Cairo? Io un caso, una patata bollente? Nulla di più falso e assurdo», scrive l’attaccante, alzando la cresta su Twitter, nell’attesa di tornare a farlo anche in campo.
Il post, rigorosamente su sfondo granata, è una presa di posizione netta. Il capitano del Torino che, dopo l’esonero di Mihajlovic proverà a riprendere la corsa verso l’Europa, non vuole saperne di passare per lo scontento di turno. Lui che è sempre l’ultimo a lasciare il campo anche ora che l’infortunio al ginocchio destro, un trauma distorsivo, lo costringe a un faticoso lavoro personalizzato, lontano dal pallone e dai compagni.
La stagione di «Mister 100 milioni», il valore della clausola rescissoria che ha permesso al Torino di trattenerlo la scorsa estate, è stata sin qui al di sotto delle aspettative. Appena quattro i gol realizzati, tra cui la spettacolare rovesciata contro il Sassuolo, di nuovo avversario dei granata domenica.
Belotti corre e suda, ma difficilmente sarà a disposizione di Walter Mazzarri per la trasferta emiliana. Meglio non accelerare la ripresa, come prima del flop con l’Italia del ct Ventura, il suo mentore. Un’altra delusione da cancellare a suon di gol, magari già nel girone di ritorno, per cancellare sei mesi difficili e tornare ad essere quel Gallo su cui hanno posato gli occhi squadre del calibro di Manchester United e Atletico Madrid.