Ranieri: 'Se la Nazionale mi chiama lascio il Nantes'
"Qualsiasi allenatore italiano vorrebbe allenare la Nazionale. Io ho un contratto di due anni con il Nantes, non ho avuto alcun contatto e quindi non posso dire nulla. Ma, se dovessi ricevere una richiesta, andrei dal presidente per chiedere di lasciare la squadra. Se Tavecchio mi chiamò per sostituire Conte? No, non mi ha mai chiamato nessuno". Così Claudio Ranieri, l'allenatore che ha guidato il Leicester alla vittoria del titolo in Inghilterra e che adesso siede sulla panchina del Nantes, apre a un'eventuale chiamata in azzurro. "Balotelli - prosegue Ranieri - possiede un grosso potenziale e non dico nulla di male se ha sprecato molto in gioventù.
L'importante è che lo abbia capito, perché ha grandissima qualità. Domenica ci siamo salutati prima della partita". Sulla lotta-scudetto, da doppio ex, Ranieri dice che "il gioco della Juve è all'italiana, che Allegri sviluppa molto bene". "Sanno giocare anche con una squadra lunga - aggiunge - mentre Sarri vuole il Napoli in 25 metri. Sono due squadre allenate molto bene, forse la Juve fa ruotare meglio i calciatori ed è abituata meglio ad affrontare due competizioni.
Che poi non è tanto una fatica dal punto di vista fisico, quanto dal punto di vista nervoso. Giocare ogni tre giorni non è facile. Napoli in Europa? Sarri ha fatto le proprie considerazioni, conosce i 'suoi' giocatori e il Lipsia". Sul momento della Roma sottolinea: "Ora ha trovato questo Under ed è una gran cosa. Nainggolan riportato dietro Dzeko gli può dare l'opportunità di tirare più in porta. Mi auguro che la Roma faccia bene in Champions e in campionato. Di Francesco sta facendo un buon lavoro, Monchi è al primo anno lì, non è facile capire subito la Serie A e la realtà di Roma".