«Il Giro si deciderà in Trentino» Presentate le due tappe
La primavera è sinonimo di grande ciclismo sulle strade della provincia più sportiva d'Italia. Un mese dopo il Tour of the Alps ritorna in Trentino l'appuntamento con il Giro d'Italia che dal 4 al 27 maggio celebra l'edizione numero101. Con la corsa a tappe più popolare d'Italia il Trentino ha sempre avuto un feeling speciale. In molte delle 100 edizioni del Giro i passaggi in territorio trentino, tra veri e propri muri di folle incitanti i loro campioni, scatti improvvisi sui tornanti delle Dolomiti o adrenaliniche discese prese a rotta di collo, sono stati decisivi per lanciare i protagonisti nella storia della gara e del ciclismo. Uno spettacolo amplificato dalla bellezza dei paesaggi montani e delle valli nel pieno della fioritura, lo stadio naturale nel quale celebrare la bellezza e la fatica di questo sport.
Uno spettacolo sportivo che ritorna per tre intense giornate - dal 21 al 23 maggio - e anche senza scalare le Dolomiti ancora una volta le strade del Trentino saranno determinanti per designare il vincitore finale del 101° Giro: il prossimo 22 maggio fra Trento e Rovereto si correrà infatti l'unica cronometro in programma, a parte il prologo a Gerusalemme.
Il 101° Giro d'Italia in Trentino è stato presentato oggi a Trento dal direttore Mauro Vegni insieme all'assessore provinciale al turismo e promozione Michele Dallapiccola, il CEO di Trentino Marketing Maurizio Rossini, i sindaci di Trento Alessandro Andreatta e di Rovereto Francesco Valduga, l'assessore ai lavori pubblici del Comune di Riva del Garda Alessio Zanoni, il campione Gilberto Simoni, vincitore di due edizioni della gara rosa ed i rappresentanti delle Apt di Trento - Monte Bondone e Rovereto - Vallagarina.
"Per il Trentino, ha sottolineato l'assessore provinciale Michele Dallapiccola aprendo l'incontro, si tratta di un investimento importante per molti aspetti. In particolare per l'economia locale, con l'indotto che ne deriva, e per promuovere il Trentino attraverso i canali messi a disposizione dagli organizzatori. Per raccontare un Trentino che, oltreché bello, è ospitale per chi ama la bicicletta, un elemento trainante del nostro turismo che sta all'estate come lo sci all'inverno, a disposizione di ogni capacità, dall'agonismo al puro divertimento."
"Una presenza particolarmente significativa, ha poi ricordato Maurizio Rossini Ceo di Trentino Marketing, e per diverse ragioni: la permanenza per tre giorni della carovana, 1900 presenze da domenica a mercoledì; la prova a cronometro, l'unica di questo Giro, che consente un racconto particolarmente ricco del territorio, anche oltre l'aspetto agonistico, e che sarà proposto nei 190 Paesi collegati. Un'occasione per ribadire il forte legame fra il Trentino e il mondo delle due ruote quale elemento importante della nostra offerta."
Il direttore del Giro Mauro Vegni ha poi evidenziato i dati che fotografano la grande crescita di questo evento sportivo. "194 paesi collegati, oltre 11 milioni di spettatori lungo le strade, 2000 giornalisti accreditati e un impatto crescente anche sui social, ha spiegato Vegni, danno il senso di quanto sia un fenomeno importante, nel nostro paese ma non solo." Parlando invece dell'edizione 2018 Vegni ha aggiunto "Sono sempre più i paesi che ci chiedono il Giro e la scelta della partenza di questa edizione è dettata si da queste richieste, ma anche dalla filosofia attorno alla quale il Giro costruisce il suo progetto e il suo percorso. Un racconto particolare, un racconto di pace ed ecco Gerusalemme, ma anche Assisi e non a caso Rovereto, con la sua campana dei caduti." Insieme a Gilberto Simoni il direttore Vegni ha quindi commentato le due tappe trentine del 101° Giro ribadendo lo speciale rapporto che lo lega a questa regione.