Volley, Mondiali al via: Italia a caccia della quarta stella
All'inseguimento della quarta stella. L'Italia del volley arriva al Mondiale "di casa a metà" (la Fipav lo ha ottenuto assieme alla Bulgaria) con la voglia di continuare il trend positivo dell'Olimpiade di Rio quando gli azzurri conquistarono l'argento cedendo solo al Brasile padrone di casa nella finale del Maracanazinho. Il fattore campo ebbe il suo peso e la speranza azzurra è che la situazione si ripeta a beneficio della nazionale di Blengini, visto che la finale del 30 settembre si giocherà al PalaAlpitour di Torino. Vorrebbe dire conquistare il quarto titolo, dopo l'epoca d'oro degli anni '90 con la tripletta targata Velasco (2) e Bebeto (1).
Intanto si comincia domenica a Roma, dove è atteso il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con l'incognita delle condizioni meteorologiche: il vernissage iridato, azzurri contro il Giappone, è in programma allo stadio del tennis del Foro Italico ma potrebbe cambiare sede e spostarsi al PalaLottomatica se nella riunione di domani fra gli organizzatori e gli esperti meteo dell'Aeronautica verrà fuori che il rischio pioggia per domenica è davvero così consistente. Le sedi italiane sono sei, per una sorta di Mondiale diffuso: oltre a Roma, Firenze, Bari, Bologna, Milano e Torino. In attesa di capire dove si giocherà il match inaugurale, il ct dell'Italvolley Chicco Blengini ha fatto le sue scelte, convocando i 14 per questo Mondiale. Le stelle sono Zaytsev e Juantorena, ad essere stati "tagliati" sono stati invece il centrale Roberto Russo e lo schiacciatore Oleg Antonov.
«Non è mai semplice fare queste scelte - ha spiegato Blengini - ma fa parte dei compiti che un allenatore ha soprattutto a ridosso di un appuntamento così importante come i Campionati del Mondo. La natura della decisione di mantenere fino a domenica il gruppo con 16 giocatori è stata determinata, in primis, dalla necessità di gestire e dosare i carichi di lavoro diminuendo il più possibile i rischi di intoppi dal punto di vista medico o tecnico nel caso in cui qualche giocatore avesse dovuto fermarsi per degli allenamenti perchè sottoposto a rischi. Le scelte tengono sempre conto di tanti aspetti, non solo quelli individuali, compresa la chimica e l'equilibrio tecnico di ogni reparto».
Nel test di domenica l'Italia ha rifilato un secco 3-0 alla Cina, dopo un mese e mezzo di allenamenti a Cavalese. «All'inizio del match eravamo un po' arrugginiti - ha ammesso il palleggiatore Simone Giannelli (nella foto) -. Poi però non siamo andati affatto male, e sono contento anche per il fatto che a Padova è venuta a vederci tanta gente».
Dopo la partita d'esordio a Roma, gli azzurri giocheranno a Firenze, affrontando le altri rivali del gruppo A: Argentina, Belgio, Slovenia e Repubblica Dominicana. Quindi per avanzare alla seconda fase Giannelli e compagni, dovranno battere squadre in crescita, come quella belga (che ha superato gli azzurri nell'ultimo Europeo) e il sestetto sloveno, i cui giocatori sono protagonisti nella Superlega italiana. Il girone più equilibrato e bello a livello tecnico appare il C, che si giocherà a Bari: in campo tre big mondiali come Usa, Russia e Serbia.
A testimoniare l'attesa che c'è per questo Mondiale di volley sono le parole di Giovanni Avalle, presidente del Comitato organizzatore locale di Roma: «arriviamo al 9 settembre dopo un percorso di avvicinamento volto innanzitutto a promuovere al meglio la sfida fra Italia-Giappone - spiega -. Sapevamo già di quanta voglia di pallavolo ad alto livello ci fosse, tuttavia aver polverizzato tutte le scorte di biglietti con tre mesi di anticipo rispetto alla partita ci ha dato conferma di quanto sia profonda e radicata la passione per il volley». Previste anche varie iniziative di contorno: «Prima della partita gli appassionati potranno trascorrere qualche ora di divertimento nel Villaggio - annuncia Avalle - allestito all'esterno del Foro Italico dove verranno allestiti tre campi da sitting volley, stand commerciali, e organizzate attività ricreative».
Insomma, un evento da non perdere, che l'Italia ospiterà in sei sedi: Roma, Firenze, Bari, Bologna, Milano e Torino.