Trentino Volley, torna lo storico sponsor Itas
Lassù il primo a esultare sarà il cavalier Edo Benedetti. Lo storico presidente di Itas Assicurazioni, scomparso nel 2012 pochi giorni prima della sconfitta più amara mai patita dalla Trentino Volley (il V-day scudetto a Milano contro Macerata con la schiacciata di Kaziyski fischiata erroneamente fuori e Juantorena in campo con i crampi), si commuoverà nel vedere di nuovo il marchio Itas sulle maglie di Giannelli e compagni.
L'annuncio ufficiale verrà dato martedì prossimo nella sede del gigante delle assicurazioni, in piazza delle Donne Lavoratrici, in quel palazzo la cui prima pietra fu posata proprio da Benedetti nella primavera 2006. «Verrano rese note importanti novità», si scrive nell'invito alla conferenza stampa. Di più, interpellati al telefono, non vogliono dire né il presidente Diego Mosna né il general manager Bruno Da Re. Eppure la notizia è ormai filtrata.
Dei segnali premonitori si erano avuti lo scorso aprile quando alla presidenza dell'Itas, dopo le dimissioni di Giovanni Di Benedetto, era stato designato Fabrizio Lorenz, in passato direttore generale della compagnia assicurativa. Diego Mosna era stato uno dei suoi grandi elettori nella corsa contro l'avvocato Andrea Girardi: «Come assicurato e socio Itas mi sento più sicuro rispetto a prima dell'assemblea», aveva dichiarato subito dopo il verdetto delle elezioni. E aveva plaudito Lorenz per aver sottolineato di «voler riportare in Itas l'eredità di Edo Benedetti». Era stato proprio l'ex sindaco di Trento il principale sostenitore di Diego Mosna quando l'imprenditore, nel 2000, decise di acquisire da Ravenna i diritti per partecipare alla serie A1 di pallavolo. E il binomio Itas-Trentino Volley, durato ben 13 anni - dal 2008, anno del primo scudetto, fino al 2013 - aveva portato successi a raffica, anche in campo internazionale con la vittoria di 3 Champions League e 4 Mondiali per club. Nell'ultima stagione (2012/13) il terzo scudetto con il marchio Diatec per la prima volta affiancato ad Itas, poi l'addio del main sponsor, rimasto a sostenere solo il settore giovanile. Ora il grande rientro, che forse potrà servire a partecipare di nuovo al Mondiale.