Delusione Milan, pareggia con il Cagliari e ora rischia di restare fuori dalla Champions
I rossoneri però sono ancora padroni del loro destino: nell’Europa che conta se vincono a Bergamo
MILANO. Il Milan fallisce il match point per la Champions League, non va oltre lo 0-0 contro il Cagliari, già salvo, a San Siro e dovrà giocarsi l'ultima chance possibile per approdare nell'Europa che conta, a Bergamo contro l'Atalanta - già sicura del pass - nella sfida a distanza con Napoli, a quota 76 punti come i rossoneri, e Juventus dietro di una lunghezza. Un'ultima giornata thriller, novanta minuti al cardiopalmo.
Contro il Cagliari il Milan sciupa una clamorosa occasione dimostrando, ancora una volta, di soffrire tantissimo le sfide casalinghe. E ora il rischio di buttare via un'intera stagione è davvero concreto. Il Cagliari onora sul campo una salvezza matematica conquistata in albergo, grazie al pari tra Crotone e Benevento. Esce da San Siro ottenendo orgogliosamente un punto e dimostrando sul campo di meritare la permanenza in Serie A.
Il Milan fallisce la prova mentale, troppo nervoso, scomposto a tratti spento, soprattutto nel primo tempo, fatica a gestire la pressione di una sfida decisiva. Pioli ha più volte menzionato l'equilibrio espresso dai suoi giocatori ma questa volta, forse nella partita più delicata della stagione, i calciatori simbolo di questa squadra non incidono come dovrebbero. Calhanoglu, Theo Hernandez, Rebic, sbagliano troppo, non inventano e deludono.
Ad evitare il dramma è Donnarumma che nega il gol a Pavoletti e poi a Godin. Ancora una volta, come in gran parte della stagione, il Milan dovrà soffrire fino alla fine. La cavalcata rossonera è iniziata con la serie infinita di rigori contro il Rio Ave, è stata puntellata da successi conquistati in pieno recupero e troverà il suo epilogo all'ultima partita di campionato. Nel primo tempo il Milan è troppo contratto, crea qualche occasione con i tiri dalla distanza di Saelemaekers, al 17', deviato in tuffo da Cranio con una gran parata, e di Calabria, di poco a lato. Ma il Cagliari gioca ordinato, con la mente libera di chi ha già festeggiato. Il Milan, invece, è involuto e senza giocatori che saltano l'uomo non riesce a trovare il guizzo per sbloccarla.
La fitta maglia difensiva del Cagliari, complica la manovra offensiva dei rossoneri troppo timidi e poco intraprendenti. Nella ripresa il Milan scende in campo più aggressivo. Si riversa nella metà campo del Cagliari, favorito da una formazione altamente offensiva ma forse troppo sbilanciata, tanto che la più chiara occasione da gol è dei sardi: al 9' Pavoletti, lasciato solo in area piccola e servito da Joao Pedro, la schiaccia di testa addosso a Donnarumma. Ed è ancora il portiere rossonero, alla 250esima presenza con il Milan, a salvare i compagni al 20' sul colpo di testa angolatissimo di Godin - prova sontuosa del difensore - su calcio d'angolo.
Negli ultimi minuti è arrembaggio rossonero ma c'è troppa frenesia e poca qualità. Finisce a reti inviolate, con la squadra di Semplici che festeggia e sorride, quella di Pioli che esce dal campo con la tensione dipinta sul volto. Il Milan si giocherà l'intera stagione lì dove tutto è cominciato: a Bergamo contro l'Atalanta. Un 5-0 che ha segnato la svolta ed ora quella sfida deve essere vinta per forza per tornare in Champions dopo sette anni di lungo e sofferente digiuno.