Calcio / Serie A

Derby del Milan, Giroud riapre la corsa scudetto. Una doppietta del francese in 3 minuti ribalta l'Inter

La squadra di Simone Inzaghi è partita meglio, ritrovando quel calcio convincente che nelle ultime gare prima della sosta sembrava aver smarrito. Poi sono usciti i rossoneri

MILANO. Alla fine ci pensa lui, l'uomo dei 73 derby giocati in carriera. E forse non è un caso se il Milan si sia aggrappato a Olivier Giroud per raddrizzare non solo un derby che sembrava perso, ma anche una lotta scudetto che sembrava pressoché chiusa, con l'Inter in vantaggio 1-0 e a +7 in classifica.

A ribaltare tutto e a riaprire la corsa al titolo - anche a beneficio del Napoli, in campo domani - ci ha pensato però l'ex Chelsea, che nel giro di tre minuti ha trovato due zampate di quelle decisive, che possono svoltare una intera stagione. E il cielo sopra San Siro, così, si è colorato nuovamente di rossonero, grazie a una vittoria di importanza capitale nella stracittadina che riapre totalmente la lotta scudetto, con la squadra di Stefano Pioli ora a -1 dai nerazzurri (che devono recuperare la gara contro il Bologna).

Per oltre un'ora, infatti, è sembrata non esserci partita: Inter avanti e in controllo, forte della propria convinzione e di un calcio più fluido. Poi però, a poco a poco, i nerazzurri di Simone Inzaghi (complici anche le discutibili sostituzioni del tecnico) hanno abbassato ritmo e intensità, lasciando sempre più spazio ai rossoneri. Che ne hanno approfittato alla grande, senza lasciare spazio nemmeno a una minima reazione interista nel convulso finale che ha visto anche l'espulsione di Theo Hernandez.

L'Inter è partita meglio, ritrovando quel calcio convincente che nelle ultime gare prima della sosta sembrava aver smarrito. Soltanto un super Maignan ha infatti permesso al Milan di arrivare all'intervallo con un solo gol di svantaggio, inchinandosi solo a un mancino al volo su corner di Perisic. Il francese aveva aperto la sfida con un gran riflesso su sinistro deviato di Brozovic, replicando poi su Dumfries, Lautaro e nel finale di tempo anche con un'uscita rischiosa ma efficace su Calhanoglu lanciato a rete.

Tanta Inter e poco Milan, che nei primi 45' si è fatto vedere solo con un destro da fuori di Tonali, seguito da un tocco di Leao in area che per poco non ha portato all'autorete di Perisic. Musica che non è cambiata nemmeno ad inizio ripresa, nonostante le mosse dalla panchina di Pioli che ha lanciato nella mischia Diaz e Messias, rinunciando a Kessie nella versione trequartista (troppo morbido nella marcatura su Brozovic).

L'Inter continua a dare l'impressione di poter far male, ma le manca il colpo del ko, soprattutto a causa di una serata sottotono di Lautaro Martinez e Dzeko. Inzaghi prova la carta Sanchez, che stavolta però si rivela dannoso: il cileno perde una palla sanguinosa a metà campo e sulla ripartenza Giroud trova la zampata giusta per il pareggio, dopo un tiro di Diaz deviato dalla difesa interista.

Il Milan torna in partita, l'Inter sparisce definitivamente dal campo, anche perché Inzaghi toglie dal campo tre delle sue colonne (Perisic per un problema fisico, poi Calhanoglu e Brozovic) mettendo di fatto la gara nelle mani rossonere. Il raddoppio di Giroud ne è praticamente diretta causa, con l'aiuto anche di De Vrij e Handanovic: il francese si gira con un ottimo movimento in area, ma l'olandese gli lascia troppo spazio e il capitano nerazzurro si fa piegare le mani da un sinistro tutt'altro che irresistibile.

Nel finale Theo Hernandez si fa espellere, ma l'Inter non riesce a creare nessun pericolo: il derby è milanista e la lotta scudetto è più aperta che mai.

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