Jacobs oro mondiale, Tokyo non era un caso
Il campione olimpico dei 100 è riuscito a vincere anche la medaglia d'oro iridata alla rassegna indoor di Belgrado, confermando di essere lui il vero l'erede di Usain Bolt nella velocità
BELGRADO. È servito il fotofinish, ma nel cuore Marcell Jacobs sapeva di avercela fatta. Il campione olimpico dei 100 è riuscito a vincere anche la medaglia d'oro iridata alla rassegna indoor di Belgrado, confermando di essere lui il vero l'erede di Usain Bolt nella velocità.
L'azzurro, presentatosi alla finale col miglior tempo (6.45, record italiano) ha dovuto impegnarsi per raggiungere lo statunitense Christian Coleman, il suo vero rivale, e all'altro velocista a stelle e strisce, Marvin Bracy, più reattivi allo start, ma nella progressione ha avuto la meglio e dopo il verdetto ha potuto gioire come a Tokyo, fasciandosi con il tricolore.
Oltre al titolo di campione iridato indoor, il settimo nella storia per l'atletica leggera italiana, Jacobs ha anche ottenuto il record europeo, e italiano, con il tempo di 6.41. Lo stesso fatto segnare da Coleman, battuto per soli tre millesimi, mentre Bracy ha chiuso in 6.44, meno di quanto aveva impiegato Jacobs per presentarsi alla finale con il miglior crono (6.45).