La carica dei 500 runners alla “Ledro Sky”: trionfano Angermund e Conti
Entrambi debuttanti di eccezione, come da pronostico, il norvegese e la milanese hanno dominato la gara. Rimangono imbattuti i record che Cesare Maestri e Alice Gaggi hanno frantumato lo scorso anno
IMMAGINI Le foto della corsa
LEDRO. Una giornata da incorniciare nella spettacolare Valle di Ledro. Oggi, domenica 12 giugno, si è disputata la settima edizione di “Ledro Sky - Senter dele Greste”, l’evento di skyrunning disegnato tra Mezzolago e la cresta sommitale delle cime sospese sopra il lago di Ledro. I vincitori di quest’anno sono stati il norvegese Stian Angermund e la milanese Fabiola Conti, entrambi partecipanti per la prima volta alla competizione disputata nella Valle di Ledro.
La gara, organizzata dalla Società Sportiva Dilettantistica Tremalzo, ha visto la partecipazione di 500 atleti, tra i migliori runner nazionali e internazionali che, accompagnati da un meteo perfetto, si sono sfidati su un percorso di 19 chilometri con un dislivello positivo di 1610 metri, tra Cima Parì e Cima Oro, dove l’impressione è davvero quella di correre “a fil di cielo”, sospesi sopra le acque del lago di Ledro.
Fin dai primi minuti, il norvegese Angermund, due volte vincitore delle Golden Trail World Series, ha dominato la gara come da pronostico procedendo in solitaria lungo il tracciato e tagliando il traguardo in 1h 49m e 23s, mantenendo quindi inalterato il record battuto dal trentino Cesare Maestri durante la scorsa edizione (1h 46m e 22s).
“È stata la mia prima volta alla ‘Ledro Sky’ e anche in questa magnifica valle. Mi sono divertito moltissimo durante la gara: ho trovato un percorso molto tecnico, ma la difficoltà è stata compensata dagli affascinanti paesaggi circostanti. Ciò che mi ha colpito maggiormente è stata però l’atmosfera incredibile che si respira correndo in questo territorio, dalla musica al tifo lungo il tracciato: questa gara sembra organizzata da una grande famiglia e già rientra nell’elenco delle mie gare preferite” - ha commentato il campione al termine della gara.
A occupare i gradini immediatamente inferiori sono stati il ruandese Jean Baptiste Simukeka e il galbiatese Andrea Rota che hanno raggiunto il traguardo rispettivamente in 1h 51m 32s e in 1h 51m 39s, a soli sette secondi l’uno dall’altro. Nella classifica generale maschile, ai piedi del podio si sono invece posizionati in ordine il trentino Simone Costa (1h 52m 47s), l’altoatesino Stefano Gardener (1h 54m 25s) e il bresciano Damiano Pedretti (1h 56m 07s). Il ledrense Michele Bartoli invece è stato il primo atleta di casa a raggiungere l’arrivo, posizionandosi al quindicesimo posto.
In campo femminile, il metallo più prezioso è stato conquistato dalla milanese Fabiola Conti, che ha completato il percorso in 2h 14m 02s, primeggiando per tutta la durata della gara. “È la prima volta che corro sul Lago di Ledro e mi è piaciuto moltissimo. Dal punto di vista paesaggistico è stato meraviglioso, soprattutto quando si arriva sulle cime da dove si assiste a un panorama spettacolare. Ringrazio tutte le persone presenti lungo il percorso: c’erano tifosi presenti anche in zone difficili da raggiungere quindi significa che questa gara è molto sentita ed è stata davvero una piacevolissima sorpresa” - ha commentato soddisfatta la vincitrice.
A farle compagnia sul podio la compagna di squadra Caterina Stenta (Team Salomon) e Martina Bilora, giunte all’arrivo a soli cinque secondi di distanza l’una dall’altra (l’una in 2h 24m 47s e l’altra ai 52s).
Oltre a vincere la classifica generale, Angermund e Conti sono stati i primi a raggiungere Cima Parì (la cima più alta del percorso posta a 1988 metri), conquistando il Gran Premio della Montagna dedicato a Damiano Gnuffi.