Caso Sinner, la stampa mondiale indignata: l'Antidoping ha perso tutta la sua credibilità
Fuoco di fila contro il numero uno italiano, fra battute, allusioni e accuse dirette: «c’è una legge a parte per le superstar?»
L’INDAGINE Un caso doping subito risolto
AUTORITA' La versione dei fatti secondo l'antidoping
IL GIOCATORE "Ora posso buttarmi alle spalle questo momentaccio"
ATTACCO Kyrgios: "Ridicolo, dovevano squalificarlo due anni"
ROMA. «I controllori del doping nel tennis hanno perso qualsiasi credibilità per il silenzio su Jannik Sinner». Non sono solo tennisti ed ex tennisti ad andare all'attacco sul caso Sinner e sulla sua gestione da parte dell'antidoping: una delle testate estere più dure sul caso del tennista italiano positivo a due controlli, ma non squalificato per la buona fede, è il Daily Telegraph. "
«L'assoluzione dell'italiano porta a chiedersi se c'è una legge per le superstar e un'altra per i giocatori normali», scrive il quotidiano britannico. In generale sulla stampa mondiale prevalgono i dubbi sullo svolgimento e la conclusione della vicenda, con toni però molto diversi da un Paese all'altro. «Positivo al controllo a marzo, innocente cinque mesi dopo: il caso Sinner viene alla luce e suscita interrogativi», afferma L'Equipe, che apre la propria versione online con il titolo “Affaire Sinner: una rivelazione tardiva e numerose domande”!.
«L'Itia (Agenzia internazionale di integrità del tennis), incaricata dell'antidoping nel tennis - così il quotidiano sportivo francese -, ha annunciato martedì che l'italiano Jannik Sinner, numero 1 mondiale e recente vincitore del Masters 1000 di Cincinnati, era risultato positivo per due volte a marzo a uno steroide anabolizzante, prima di essere dichiarato innocente da un tribunale indipendente, Sports Resolution, secondo il quale non aveva alcuna colpa e non aveva commesso alcuna negligenza».
L'Equipe parla di "un segreto ben custodito" finora. Più asciutto e apparentemente incline a credere come i 'giudici' all'innocenza di Sinner è The Athletic. «Jannik Sinner riceve una sanzione antidoping dopo dei test positivi al clostebol, una sostanza proibita», titola il sito realizzato dalla redazione sportiva del New York Times.
«Un tribunale a seguito di un'indagine antidoping non ha riscontrato 'colpa o negligenza' da parte dell'italiano».
Diversi gli accenti in Spagna, il cui beniamino Carlos Alcaraz insegue Sinner dal terzo posto della classifica mondiale (al secondo c'è Nole Djokovic) e grazie alla penalizzazione di 400 punti inflitta all'italiano ha visto ridursi il distacco. Insinuante e ironico Marca. «Scontrini, uno spray e accuse di un trattamento di favore», è il titolo di apertura del sito del quotidiano sportivo spagnolo. «La verità è venuta alla luce - Sinner è risultato positivo, ma non sarà squalificato». Nel titolo di spalla si legge «Il tennis esplode dopo la doppia positività di Sinner. Bingo!». E molti tennisti dubitano dell'equanimità del tribunale nel valutare la sanzione.
Secondo El Pais, «Jannik Sinner numero uno dell'Atp, è risultato positivo a Indian Welss, ma non viene squalificato perché si è capito che è stato involontario». «Il tennista italiano - scrive online il quotidiano spagnolo -, che ha fatto appello contro il risultato di due controlli antidoping, perderà solo i punti ottenuti durante il torneo e non sarà escluso dai campi da gioco».
El Pais scrive tra le altre cose che un'infrazione del genere può essere punita con una sospensione fino a 4 anni.
As, altro giornale sportivo iberico e madrileno come Marca, compila una lista di tennisti trovati positivi e sanzionati o meno, dall'americano Andre Agassi - del quale si seppe solo dopo la fine della sua carriera - alla russa Maria Sharapova, fermata per due anni, poi ridotti a 15 mesi.