Giovani Sinner crescono: il trentino (di Caldonazzo) Alessandro Fronza campione italiano under 13
A Faenza il giovane atleta valsuganotto, classe 2011, conquista la finale e poi batte l’emiliano Ghiselli 6-2 6-1
TRENTO. Non è certo un ragazzo che soffre di vertigini Alessandro Fronza. Un anno fa aveva riscritto la piccola storia del tennis provinciale, primo trentino a vincere la Coppa Lambertenghi, il torneo giovanile riservato agli under 12, il più ricco di fascino e di storia tra quelli che assegnano un titolo tricolore.
Non fosse altro che per la cornice, suggestiva e affascinante, i gloriosi campi del Tennis Club Milano Alberto Bonacossa, stavolta è salito sul tetto under 13 prendendosi di forza lo scudetto che si assegnava domenica su una terra rossa meno nobile, quella del Tennis Gaudenzi di Faenza, ma altrettanto carica di importanza e prestigio. Era il principale favorito, Fronza, un ruolo che ha gestito sino in fondo con grande personalità e una maturità che lo proietta ben oltre la sua giovanissima età. Concentrazione, determinazione, ma anche tanta qualità tennistica, le risorse con le quali ha smontato in un amen il suo avversario di finale, il bolognese Edoardo Ghiselli, che due anni fa aveva battuto il nostro nella sfida tricolore under 11 di Roma.
Una piccola rivincita per il tennista di Caldonazzo, classe 2011, che è partito un po’ contratto, subito sotto 0-2, ma che ha impiegato poco a scrollarsi di dosso la tensione, e a liberare il suo miglior tennis, fatto di accelerazioni brucianti, ma anche di deliziosi ricami. «Ho cercato di forzare subito gli scambi - dirà alla fine Alessandro - ma poi ho capito che era meglio variare di più soluzioni e ritmo, non cercare solo la potenza. E alla fine sono riuscito a gestire bene i punti e la partita».
Una vittoria di testa, da primo della classe, Ghiselli ci ha capito poco o nulla, e dopo il vantaggio iniziale ha subito un parziale impressionante di 11 games a zero che hanno inchiodato il match al suo destino. L’emiliano ha reagito con un misto d’orgoglio e rabbia, sotto 2-6 0-5, ma ha rinviato appena la conclusione della sfida, in archivio in un’ora di gioco.
Percorso netto verso la finale con un quarto sofferto, anche per via di un dolore al polso, con il 3.2 di casa Diego Tarlazzi, una semifinale prepotente e convincente con il 3.2 del Ct Barletta Marco Mastropasqua, bravo quest’ultimo a mettere fuori due dei possibili favoriti: il 3.1 etneo Bruno Giovanni Condorelli, e il 3.1 Axel Cremonini di San Giovanni Persiceto, piegato 7-5 al terzo, con il quale Fronza aveva vinto il titolo di doppio un anno fa. Doppio che ha portato meno fortuna, stavolta il valsuganotto e l’emiliano-romagnolo hanno dovuto fermarsi in semifinale, sconfitti al super tiebreak dal milanese Raz Ty Posca e l’alessandrino Emanuele Pilotto, vincitori del titolo. Forza mentale e solidità di colpi, la vetrina faentina ha confermato la bontà della strada tracciata 2 mesi fa con Max Sartori a Vicenza. «Con Sartori mi trovo benissimo - ha confidato Alessandro - stiamo lavorando su tutti i colpi, è un tecnico molto bravo e paziente, pronto a intervenire per correggere anche il minimo errore. Spero di continuare con lui il mio percorso di crescita».
Singolare Under 13 - Quarti: Fronza b. Tarlazzi 7-6 (8) 6-4. Semifinali: Fronza b. Mastropasqua 6-1 6-2; Ghiselli b. Bozzanga 4-6 6-3 6-2. Finale: Fronza b. Ghiselli 6-2 6-1.