La gaffe dell'assessore Uez «Aiutiamo Aquila ed Itas» e le squadre «minori» insorgono

di Gigi Zoppello

Se volessimo usare un linguaggio diretto, diremmo che l’Assessore allo sport del Comune di Trento Tiziano Uez ha pestato una bella m...

E’ successo ieri pomeriggio, quando Uez ha voluto «lanciare un appello». E che appello: «Sosteniamo lo sport di squadra d’eccellenza della città! E’ un appello a non lasciare sole le società che tanto hanno dato alla nostra città quello che l’Amministrazione comunale – per bocca dell’Assessore allo sport Tiziano Uez – fa agli sponsor sia istituzionali che privati. Il forzato stop ai campionati sta mettendo il mondo dello sport a durissima prova ed in particolare Trentino Volley e Aquila Basket, società che operano a livello professionistico sia nazionale che europeo.
Il danno è sportivo, sociale, organizzativo ma anche e soprattutto economico». Ed è chiar oa tutti che Uez ha pensato a Aquila e Itas. Punto.

Infatti passa a preoccuparsi del futuro delle due squadre: «Quando ripartirà il prossimo campionato, ma soprattutto come? L’ipotesi di una ripresa con un terzo del pubblico, per ovvi motivi di distanziamento, e conseguentemente di incassi ridotti è tutt’altro che remota. E non sono solo le prime squadre a risentire del terribile contraccolpo per l’emergenza coronavirus, ricordiamo quanti giovani militano con i colori di queste due compagini: parliamo di centinaia di atleti. In questo scenario non è assolutamente pensabile far mancare alle due società il supporto degli sponsor che in questi anni hanno dato un preziosissimo sostegno alla complessa e onerosa gestione dei campionati – sia professionistici che giovanili – di Trentino Volley e Aquila basket.
Trento è l’unica città d’Italia che ha due squadre che militano nel massimo campionato in due discipline sportive diverse» dice il comunicato stampa.

Condito pure dalla dichiarazione autentica di Uez: «Il nostro è un caloroso e sentito appello – sottolinea l’Assessore Uez - In ballo non c’è solo il blasone sportivo ma anche – non dimentichiamolo - molti posti di lavoro, occasioni di socializzazione e di crescita sociale. Sosteniamo lo sport di squadra della città. Continuiamo a supportare le due società che fanno conoscere il nome di Trento in Italia e in Europa».

Sono bastate un paio di orette, e la rabbia delle decine e decine di società sportive «minori» della città di Trento è montata come la panna sbattuta. A firma della Pallavolo Bolghera, che ha così rispedito a Uez la e-mail: «In un momento così buio, facile sarebbe arrendersi, abbandonare tutto per dedicarsi ai “propri affari”. Ma poi arrivano certi comunicati stampa che ti fanno ribollire il sangue, ed allora eccoci qui a urlare “NOI NON CI STIAMO”!!!
Oggi lo sport cittadino è in enorme difficoltà e servono interventi urgenti e mirati per non perdere il patrimono di esperienze che ciascuno di noi ha accumulato negli anni. Il vero sport di eccellenza è quello che pratichiamo tutti i giorni, in palestra o sui campi, con i tanti ragazzi e ragazze trasmettendo loro i valori sani che solo la pratica sportiva riesce a dare. Ci sarà un tempo in cui abbandoneremo ma non è questo. Oggi bisogna essere vigili lo dobbiamo a noi stessi, ai nostri giovani atleti ed alle tante famiglie che da anni si affidano a noi.
A tutte le società sportive dilettantistiche della città di Trento inviamo il nostro appello a fare squadra a lavorare tutti insieme affinchè nessuno resti indietro» scrive la Pallavolo Bolghera.

Il più graffiante è Mongera, ds del'Ata Trento Volley: «Caro assessore Uez, in questi anni non c'eravamo mai accorti della sua presenza o meglio c'eravamo accorti della sua non presenza. Parlo a nome mio personale ma credo di poter parlare anche a nome di tutte quelle persone che dedicano anima e corpo allo sport, di tutte quelle persone che credono che lo sport abbia anche una funzione sociale, di tutte quelle persone che giorno dopo giorno, con il loro volontariato, fanno si che lo sport possa esistere, di tutti tutte quelle persone che, lottando tutti i giorni con i bilanci societari, garantiscono a migliaia di bambini di poter andare in palestra o nei campi a fare tanti sport diversi». La chiusura di Mongera è al curaro: «Caro assessore, qualsiasi iniziativa potrò mettere in campo per non vederla più seduto sulla sua poltrona, la porrò in essere».

Poco dopo, l'US Villazzano Volley raccoglie il testimone e scrive: "Leggere le parole dell’ Assessore Uez nel suo odierno comunicato ci lascia basiti. E’ certamente lecito avere un pensiero preoccupato per le Società professionistiche d’elite, ma in un momento così delicato e difficile per tutti, ci saremo aspettati da un’Assessore comunale allo sport una particolare sensibilità e un pensiero anche e soprattutto alle centinaia di piccole società che corrono il rischio di andare in crisi profonda, di poter sparire dal panorama cittadino e che finora sono sopravvissute per il grande sacrificio personale di  Presidenti dirigenti, allenatori ed atleti ed atlete di ogni età. 

Già per queste società l’aiuto pubblico si è ridotto negli anni, il costo degli impianti è andato ad aumentare e l’apporto degli sponsor molto marginale. Solo la collaborazione, soprattutto economica, delle famiglie ha permesso la sopravvivenza di queste indispensabili realtà che incarnano l’essenza dello spirito sportivo, che è anche alimento per le attività sportive di vertice. Ci pensi Egregio assessore, assieme alla sua giunta trovi le chiavi per agevolare sempre più l’attività sportiva dilettantistica, specie  dopo questa drammatica prova che coinvolge tutta la città e dalla quale vogliamo uscire con volontà e speranza".

Ancora un paio di ore, e l’Ufficio Stampa del Comune di Trento è costretto a metterci una pezza, che come dice il famoso proverbio, rischia di essere «pezo del buso». E quindi parte la gara di arrampicata sugli specchi: «L’appello a favore delle società professionistiche di volley e basket militanti nella massima serie è legato al momento contingente direttamente collegabile alla scelta delle due federazioni di pallavolo e basket di fermare i campionati a livello nazionale. Decisione questa che comporta chiaramente una grande difficoltà a chiudere i bilanci e che può gettare dubbi concreti sulla ripresa della prossima stagione con conseguenze pesanti per tutto lo sport trentino perché l’eccellenza da sempre ha fatto da traino a tutto il movimento». dice una nota del Comune di Trento.

«In un momento di grande difficoltà come questo, è con la coesione e non rimarcando le differenze che si ottengono dei risultati utili a tutti. È sottinteso - aggiunge il Comune - che l’amministrazione comunale è a difesa della pari dignità di tutto lo sport, senza distinzioni di serie A o serie B. È evidente però che la dimensione economica delle squadre professionistiche ha approcci, contenuti e collegamenti differenti». Talmente sottinteso, che nel primo comunicato stampa si citano solo «le squadre blasonate» che fanno grande Trento «In Italia e in Europa». E Uez? Non c’è traccia - nel comunicato - di una sua semplice frase, tipo... «Scusatemi».

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