Arco, Betta rinuncia ai social. Del Fabbro contro il Patt

Polemiche, dichiarazioni, santini, incontri pubblici: la campagna elettorale arcense è nel vivo e i candidati delle 10 liste si stanno confrontando a distanza, meno al bar e più sui social network (Facebook in primis). Una situazione, talvolta ingestibile, che porta non di rado a un uso "improprio" di questi mezzi di comunicazione e che sconfina, spesso, in offese e insulti personali certamente poco edificanti e in vere proprie "bagarre" senza capo né coda. Di questo "contesto" non ne vuole più sapere Alessandro Betta, sin qui sempre molto attivo sui social

pcARCO - Polemiche, dichiarazioni, santini, incontri pubblici: la campagna elettorale arcense è nel vivo e i candidati delle 10 liste si stanno confrontando a distanza, meno al bar e più sui social network (Facebook in primis). Una situazione, talvolta ingestibile, che porta non di rado a un uso "improprio" di questi mezzi di comunicazione e che sconfina, spesso, in offese e insulti personali certamente poco edificanti e in vere proprie "bagarre" senza capo né coda.


Di questo "contesto" non ne vuole più sapere Alessandro Betta, sin qui sempre molto attivo sui social: «Risponderò solo ai messaggi privati d'ora in poi, finalmente ascolterò le decine di persone - ha scritto il candidato sindaco del centro sinistra autonomista sul proprio profilo - che mi hanno consigliato da tempo di non rispondere più alle provocazioni su Facebook». Una decisione presa dopo le discussioni che si protraggono da settimane e che sono esponenzialmente aumentate proprio a causa della campagna elettorale: «Senza alcuna polemica, ma nel proprio cammino si deve cambiare passo, ci tenevo a rendere pubblica la mia scelta».


Sul fronte interno della "grande coalizione", il soggetto politico che guarda più a sinistra, "Arco Bene Comune", ha inaugurato la propria sede di via Dosso (a pochi passi da Piazza 3 Novembre), formalizzando altresì la nascita della omonima associazione culturale: «Vorremmo proseguire oltre le elezioni del prossimo 9 marzo - spiega il coordinatore Tommaso Ulivieri - l'intento è proprio quello di continuare l'attività. Si tratta, come da atto costitutivo, di un'associazione politico-culturale che lavorerà prendendo come riferimento i beni comuni». Tra i soci fondatori troviamo naturalmente i 22 candidati di "ABC"; la presidente è Ilaria Gennaro, dirigente nel settore farmaceutico.

 

Mentre il centro sinistra ha chiuso proprio ieri il ciclo di incontri denominato "La politica ascolta", Claudio Del Fabbro e la sua lista "Siamo Arco" lanciano un attacco ben preciso alle stelle alpine: «In questi ultimi giorni si sente parlare molto della tassa di soggiorno per le presenze turistiche che Ugo Rossi e Dallapiccola vogliono introdurre in Trentino - ha dichiarato - e ritengo che assolutamente non sia il momento per applicare una nuova tassa. Riuscirà il consigliere Giuliani, rappresentante del Basso Sarca, a tutelare la nostra comunitá?».

 

Anche il candidato sindaco Andrea Ravagni, che sabato ha presentato la lista "Arco Futura", ha attacco la "corazzata" di Betta su più fronti: «Se dovesse vincere da chi sarà composta la sua giunta? Non credo vedremo un grande rinnovamento, anzi». E interviene duramente sulla visita in fabbrica di Betta in compagnia di Morandini: «A quale titolo Mario Morandini accompagna Betta nelle fabbriche? E' forse presidente di qualche importante associazione, tipo Confindustria?».

 

E stasera arriva anche Ugo Rossi: con Ottobre e Betta sarà protagonista di una serata dedicata alla scuola, al Casinò dalle 20. 

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