La Trilogis Srl di Rovereto ha vinto la prestigiosa competizione «Nasa World Wind Europa Challenge» per la migliore applicazione basata su tecnologia Nasa World Wind nella categoria dedicata alle piccole e medie imprese. Il premio è stato assegnato a un software realizzato per la Fao, per aiutare gli operatori delle zone desertiche del mondo a monitorare la diffusione delle locuste.
La premiazione si è svolta lo scorso 17 giugno in Danimarca. Grazie ad un modello elaborato dalla Trilogis di Rovereto, sarà ora possibile prevedere con largo anticipo dove arriveranno le locuste. Non è un dettaglio di poco conto. «Riuscire a capire per tempo dove finiranno - spiega Gianni Rangoni, il presidente della società specializzata in soluzioni informatiche geospaziali - significa evitare danni enormi nel settore agricolo».
Le locuste si organizzano in immensi sciami capaci di oscurare il sole, formati da miliardi di individui, che si muovono anche su grandi distanze. Come un flagello biblico, esse devastano tutto ciò che si trova sul loro cammino, condannando alla fame intere regioni e milioni di persone. Dove? In Medio Oriente, nella fascia settentrionale e centrale dell'Africa e in Asia.
Per affrontare questa piaga, la Fao ha lanciato l'iniziativa "Locust Watch", ha creato un team di esperti per il monitoraggio ed il tracciamento dei movimenti migratori di questi insetti e adottato, dopo aver compreso che nel mondo non c'era nulla di simile, il software che Trilogis le ha donato.
«Il punto di forza - spiega Gianni Rangoni - del nostro sistema è che funziona anche in aree senza connessioni internet». E aggiunge: «Gli operatori, grazie a quanto da noi predisposto, potranno localizzare (via GPS) e censire la presenza di locuste, utilizzando tablet "Android" resistenti a polvere ed acqua (Panasonic Toughpad FZ-A1)».
Le informazioni raccolte vengono, quindi, trasmesse via satellite (Inmarsat) al relativo centro nazionale e da qui al quartier generale della Fao a Roma. Successivamente, individuata con esattezza l'area dove stanno per insediarsi le cavallette, si decide come intervenire per debellarle. È una partita a dama: per vincerla bisogna capire che mossa farà l'avversario e agire di conseguenza. I margini di errore sono minimi.
«Finora - assicurano i responsabili dell'azienda roveretana - non si è mai visto nulla di simile. È la prima volta che si affronta, infatti, in modo così aggressivo, sperando che sia anche quella buona, un'emergenza che sta assumendo proporzioni catastrofiche in determinati angoli del pianeta. Nel progetto si utilizzeranno strumenti e processi studiati ad hoc».
Nel corso delle ultime settimane, Trilogis, in particolare Nicola Dorigatti e Nicola Meneghini - i giovani sviluppatori, cioè, del software - oltre che con la Fao, ha interagito con la Nasa, con la Columbia University e con i più importanti dirigenti di Panasonic Italia.
Gianni Rangoni parla di «operazione da manuale» non solo per la sua società, ma per l'intero Trentino: «In provincia ci sono tante eccellenze. Spesso non sono valorizzate a dovere. Sono convinto che se noi riuscissimo a far conoscere meglio la qualità di quanto viene pensato e fatto qui, l'intero indotto locale ne riceverebbe immediati benefici in termini di immagine, come in questo caso, oppure, mi spingo più avanti, di carattere economico».