Dall'Università di Trento il radar per le ricerche su Giove
L'Università di Trento sarà protagonista della missione dell'Esa (Agenzia spaziale europea) alla ricerca di tracce di vita tra le lune ghiacciate di Giove
L'Università di Trento, con il suo radar spaziale Rime, sarà protagonista della missione dell'Esa (Agenzia spaziale europea) alla ricerca di tracce di vita tra le lune ghiacciate di Giove. Proprio nei giorni scorsi è arrivato infatti il disco verde da parte dell'agenzia per Juice (JUpiter ICy moons Exlorer), la prima tra le grandi missioni dell'Esa (costo stimato complessivo di circa 1,1 miliardi di euro) del programma Cosmic Vision. Uno dei principali strumenti a bordo di Juice, spiega l'Università di Trento, sarà infatti Rime (Radar for Icy Moon Exploration) un radar spaziale che è stato ideato e studiato da un team di scienziati internazionali sotto la guida di Lorenzo Bruzzone, professore del dipartimento di Ingegneria e Scienza dell'Informazione (Disi) dell'Ateneo trentino.
Si tratta di uno strumento che andrà a effettuare per la prima volta osservazioni dirette al di sotto della crosta ghiacciata delle lune Europa, Ganimede e Callisto. Viene concepito infatti come un radar capace di misurare dallo spazio (a centinaia di chilometri di distanza) quello che avviene al di sotto della superficie delle lune ghiacciate, fino a una profondità di circa 9 chilometri. È in grado di riprendere "immagini" molto particolari della sotto-superficie che, oltre a essere di fondamentale importanza per studiare la geologia del sottosuolo e la geofisica delle lune ghiacciate, possono evidenziare l'eventuale presenza di acqua negli strati sottosuperficiali di Ganimede e di Europa. L'identificazione di acqua costituirebbe una scoperta di eccezionale rilevanza, visto che l'acqua è una delle variabili fondamentali per ipotizzare la presenza di forme di vita elementari sulle lune ghiacciate. Sotto la guida di Bruzzone, Rime verrà costruito in Italia, con alcuni sottosistemi forniti dal Jet Propulsion Laboratory della Nasa, che partecipa al finanziamento dello strumento. Il gruppo di lavoro di Rime, oltre a ricercatori dell'Università di Trento e di Fbk (Fondazione Bruno Kessler), comprende alcuni dei più prestigiosi enti di ricerca italiani, europei e statunitensi del settore