FBK collabora con il MIUR per #labuonascuola
Sono stati 270.000 i commenti, circa 5 milioni di parole, espressi dai cittadini che hanno aderito, dal 15 settembre al 15 novembre 2014, alla campagna del MIUR "La Buona Scuola" (#labuonascuola), attivata per rispondere a tre domande centrali sulla scuola italiana: Cosa ci piace, cosa non ci piace e cosa manca? Una partecipazione alla consultazione massiccia (1.800.000 cittadini online e offline), la più grande mai realizzata in Europa (fonte MIUR).
Una volta raccolti i dati, i tecnici del Ministero si sono trovati di fronte a un problema da risolvere: come non disperdere il patrimonio di informazioni e il contributo di migliaia di cittadini? Come riuscire a farlo nel più breve tempo possibile? La soluzione l'hanno trovata i ricercatori del gruppo Digital Humanities del Centro per le Tecnologie della comunicazione e dell'informazione (ICT) della Fondazione Bruno Kessler di Trento, che, in collaborazione con il ricercatore Tommaso Caselli della Vrije Universiteit di Amsterdam, nel giro di soli dieci giorni sono riusciti a fornire al Ministero una piattaforma online che ha consentito di navigare e consultare i dati in modo semplice.
I ricercatori FBK sono tra i maggiori esperti nell’ambito dell’analisi automatica del linguaggio. "Il Ministero aveva già lavorato con Tommaso Caselli, ex ricercatore di Trento RISE” - racconta la ricercatrice Sara Tonelli, responsabile del Gruppo DH. “Questa volta però i dati raccolti sulla scuola erano talmente numerosi che per analizzarli non era sufficiente una persona sola. A lui hanno chiesto di trovare degli esperti in grado di risolvere il problema. Abbiamo così iniziato insieme un lavoro "matto e disperatissimo", processando le risposte grazie a una sequenza di moduli per il trattamento automatico del linguaggio, implementati da FBK, che poi abbiamo reso disponibili ai tecnici del Ministero che le hanno utilizzate per analizzare facilmente e rapidamente i contenuti più rilevanti".
Il questionario destinato ai cittadini elaborato dal MIUR prevedeva infatti una serie di domande sia a risposta multipla che a risposta aperta su tematiche legate alla scuola e alle politiche da adottare per il futuro. “Una sfida non banale - continua Tonelli - se consideriamo le variazioni e i significati che ogni persona attribuisce alle parole. Grazie alle nostre tecnologie, abbiamo processato le risposte, progettato e implementato un’interfaccia Web per “navigare” nei dati e consultarli facilmente".
Questo sistema, che i ricercatori FBK hanno chiamato PIERINO (PIattaforma per l'Estrazione e il Recupero di INformazioni Online), è stato illustrato il 15 dicembre scorso dalla ministra Stefania Giannini e dal suo Gabinetto Tecnico durante l’evento organizzato a Roma, e seguito in diretta streaming da tutta Italia, in cui sono stati diffusi i risultati della consultazione. A prova della loro efficacia, alcune delle visualizzazioni presenti in PIERINO sono state incluse nelle slide ufficiali del Ministero.
"Mi ha stupito l'ambiente dinamico del Ministero" - afferma Sara Tonelli. "Le persone con cui abbiamo lavorato vengono tutte dall’ambito della ricerca, per cui ci siamo trovati subito in sintonia”.
Durante l’analisi dei dati per la consultazione richiesta dal Ministero, il gruppo di ricercatori FBK era contemporaneamente impegnato a Pisa, dove si stava svolgendo la prima conferenza italiana di linguistica computazionale organizzata dall’Università di Pisa e dall’Istituto di Linguistica Computazionale del CNR. “Nonostante la sovrapposizione di queste due circostanze, ricercatori FBK e tecnici del MIUR sono rimasti sempre connessi, anche durante il fine settimana e grazie a questo sono riusciti a lavorare in sinergia e a raggiungere in così poco tempo l'obiettivo che ci erano posti".
"Il prossimo anno organizzeremo la conferenza alla FBK di Trento" - dice Tonelli. "Insomma, nel giro di poco, una disciplina ancora sconosciuta come la nostra, che riunisce linguistica, scienze cognitive, informatica, rappresentazione della conoscenza e Digital Humanities, ha avuto due importanti riconoscimenti come questi".
"Con l’ausilio delle tecnologie del linguaggio ed un po’ di tempo in più - conclude Sara Tonelli - ci sarebbero ancora molte cose da fare. Per esempio, consentire un’analisi in tempo reale dei dati aggregati per regione, visto che alcune specificità sulla scuola variano a seconda dell’area geografica. PIERINO è ancora in una versione beta, ma l’auspicio è quello di continuare a lavorarci anche in futuro perché i frutti della ricerca siano sempre di più al servizio dei cittadini".