Lo stress da lavoro colpisce un italiano su 4 con 30 milioni di giornate perse all'anno
Asili aziendali e convenzioni con asili nido, telelavoro, riprogettazione degli uffici per renderli più confortevoli, laboratori psicologici, ma anche corsi di guida sicura per i dipendenti che si spostano in auto, corsi di ginnastica contro i disturbi da «mal d’ufficio» come i dolori di schiena fino ad un software online battezzato «la scatola delle idee» attraverso cui ogni lavoratore può proporre miglioramenti all’azienda.
Sono alcune delle «ricette» messe in campo da 19 Asl per combattere il «nuovo male de secolo», che colpisce ben 1 lavoratore su 4: lo stress da lavoro, causa in Italia di 30 milioni di giornate di lavoro perse l’anno per un costo pari a 3 miliardi di euro, cifra recuperabile e che equivarrebbe a una nuova Spending review.
A sperimentare le «ricette» antistress è stata la Federazione italiana delle aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso), con un progetto durato 4 anni che ha coinvolto 65mila lavoratori e 19 tra Asl e ospedali, con il supporto non condizionato dell’azienda Boehringer Ingelheim.
Il risultato è stato più che positivo: grazie alle misure per il benessere dei dipendenti messe in campo dalle Asl, le assenze sono state abbattute del 30%. Ed ancora: far lavorare i propri dipendenti in un clima più favorevole paga, visto che il numero di «stressati» in ufficio o in corsia è sceso ben al di sotto della soglia del 10% (che è la media Ue), contro il 25% di partenza, la produttività cresce di oltre il 27% e l’indice di gradimento dei clienti sale del 47%.
Tre le cause scatenanti dello stress lavoro-correlato: carico di lavoro, problemi di conciliazione lavoro-famiglia e trasferimento o cambio di mansione. La lotta allo stress da lavoro è anche una priorità dell’Europa, alla quale il fenomeno costa 20 miliardi di euro l’anno: da qui l’accordo quadro europeo sullo stress lavoro-correlato del 2004, recepito in Italia nel 2008, che prevede «l’obbligo» per i datori di lavoro di tutelare la salute dei dipendenti; un dovere, si legge, che «si applica anche in presenza di problemi di stress lavoro-correlato».