La stampante 3D crea la prima pelle di colore
E' possibile controllare la pigmentazione nella fabbricazione di pelle umana. Lo dimostra un nuovo metodo sviluppato dai ricercatori del Singapore Institute of Manufacturing Technology e del Singapore Centre for 3D Printing all'Università di Nanyang. Nello studio, pubblicato sulla rivista Biofabrication, il team spiega come utilizza la stampa in 3D per controllare la distribuzione delle cellule della pelle che producono melanina (i melanociti), al fine di produrre una pigmentazione della pelle somigliante appunto a quella umana.
Mentre tessuti di pelle artificiali sono utilizzati con successo nella riparazione e nei trapianti della pelle stessa, mancano però di caratteristiche specifiche come la pigmentazione, le ghiandole sudoripare o i follicoli dei capelli. "La stampa in 3D - commenta Wei Long, autore principale della ricerca - è un eccellente programma di base per il deposito preciso di biomateriali e cellule viventi al fine di creare pelle biomimetica", cioè creata con l'ingegneria applicando principi biologici.
"Quando abbiamo confrontato il tessuto di pelle stampato in 3D con quelli fabbricati con metodo manuale, abbiamo trovato due differenze: la distribuzione delle cellule nella parte superiore delle zone dermiche e le microstrutture nelle stesse zone. La stampa in 3D permette di uniformare la distribuzione delle cellule in un modo più controllato rispetto alla creazione con metodo manuale".