Aria condizionata in auto: 5 errori da non commettere
Salgono le temperature e aumenta anche il rischio di commettere errori quando si utilizza uno degli ‘accessori’ più utili tra quelli che hanno cambiato la qualità della vita in auto, il climatizzatore. Non è infatti detto che per farlo funzionare bene (e a lungo) basti inserire il pulsante ‘on’, soprattutto quando le condizioni ambientali sono estreme.
Gli esperti di Seat, la marca spagnola del Gruppo Volkswagen, hanno compilato a questo riguardo un mezzo decalogo - cioè 5 regole - che segnalano gli errori più comuni e le cose da non fare utilizzando il climatizzatore.
La prima è l’accendere l’impianto al massimo (16-17 gradi) quando si entra nella vettura surriscaldata da sole, senza aprire i finestrini e far cambiare efficacemente l’aria. «La cosa migliore - segnala Angel Suarez, ingegnere del centro tecnico di Seat - è aprire porte e finestrini un minuto prima di accendere motore e condizionatore».
Sotto al sole la temperatura dell’aria all’interno dell’auto può superare anche i 60 gradi e tentare di abbassarla solo con il climatizzatore richiede molto tempo e mette alla frusta l’impianto.
Secondo errore comune è quello di mantenere inserita la funzione «ricircolo» pensando che evitare l’ingresso dell’aria calda dall’esterno faciliti l’abbassamento della temperatura. Il ricorso al ricircolo, segnalano gli esperti, deve essere limitato a poche situazioni di effettivo fastidio e rischio come i tratti con forte inquinamento.
Altra credenza errata - ribadisce Seat - è quella che il climatizzatore non vada acceso se la temperatura esterna non è elevata. Anche d’estate, di mattina, l’umidità può essere molto alta e l’accensione elimina il rischio di appannamento dei vetri e «asciuga» l’abitacolo.
Quarto punto a cui prestare attenzione sono le bocchette che distribuiscono l’aria fresca: spesso sono puntate verso una direzione sbagliata o, peggio, vengono chiuse perché la corrente che ne esce è gelata e fastidiosa. Per una condizione ottimale è importante che siano tutte aperte, e orientate verso la zona alta dell’abitacolo. Il problema del fastidio della corrente d’aria si risolve regolando la temperatura, che non deve mai essere troppo bassa.
Una posizione su 23, 24, anche 25 gradi è favorevole all’ottenimento di una condizione climatica ideale, senza bisogno di posizionare il comando su valori anormali.
Infine il tema «manutenzione», troppo spesso ignorata. Per gli esperti spagnoli, che sfruttano anche l’esperienza di tutto il Gruppo Volkswagen in questo ambito, il filtro dell’impianto (a cui, se intasato, si deve spesso lo scarso rendimento dell’impianto) va sostituito ogni 15-20mila chilometri, a seconda del tipo di strade che si percorrono.