C’è una emoji per tutto Anche per l’insalata vegana
C’è una emoji per tutto, anche per l’insalata vegana e la doppia elica del Dna. E a cadenza regolare ne sono disponibili sempre di più e delle più disparate a testimonianza di quanto sia diventato un’abitudine consolidata comunicare con le faccine. Tanto che le emoticon hanno una loro Giornata Mondiale che ogni anno si celebra il 17 luglio.
Il termine emoji deriva dal giapponese e vuol dire pittrogramma, cioè un disegno o un simbolo in uno o più colori immediatamente riconoscibile. La prima faccina è stata creata tra il 1998 e il 1999 da Shigetaka Kurita, che lavorava per dispositivi mobili della società di telecomunicazioni NTT DoCoMo. Poi sono arrivate in Occidente e sono state inserite nel sistema di codifica Unicode. Ad oggi ne sono disponibili oltre 2.800 e non c’è tastiera o computer o sistema operativo, da iOS di Apple ad Android di Google, che non abbia le proprie emoji.
Addirittura la faccina che ride a crepapelle è stata eletta parola dell’anno 2015 dai dizionari Oxford.
A confermarne la popolarità è Facebook. Di tutte le emoji esistenti nel mondo quasi 2300 sono usate sul social network, più di 700 milioni sono utilizzate nei post ogni giorno, il cuore è stato scelto il doppio delle volte rispetto all’anno scorso. Su Messenger, la chat di Facebook, oltre 900 milioni di emoji vengono inviate ogni giorno senza testo. In tutto il mondo, Capodanno è il giorno in cui vengono utilizzate più emoji su Messenger.
Su Twitter ogni giorno vengono inviate circa 250 milioni di emoji, circa 3,2 miliardi l’anno. In Italia le emoticons più popolari sono la faccina che ride fino alle lacrime, il cuore e l’emoji con i cuori al posto degli occhi. Ci sono poi degli hashtag speciali che hanno dato vita a emoticons speciali come quello legato al movimento #MeToo.
Tra le varie celebrazioni c’è anche quella di Apple, che per l’occasione ha trasformato tutti i suoi dirigenti in memoji, evoluzione degli animoji lanciati con l’iPhone X. Evoluzione che si avrà con l’aggiornamento del sistema operativo iOS 12, la funzione è ancora in fase beta. Ed ecco le emoji di Tim Cook, Angela Ahrendts (responsabile degli Store), il designer Jonathan Ive e l’italiano Luca Maestri.
Di recente il consorzio Unicode, preposto all’approvazione, ne ha riconosciute 157 nuove che a valanga stanno per arrivare su chat e tastiere degli smartphone. Fanno il loro ingresso le emoji con le persone ricciolute, maschere da supereroi, l’aragosta, la zanzara e persino il microbo. In cucina le new entry sono il mango, la foglia d’insalata, bagel e cupcake. Non mancano la cassetta del pronto soccorso e anche la carta igienica.