Il primo volo del drone salvavita
Sei minuti di volo per un veicolo che potrebbe rivoluzionare il trasporto sanitario di sngue e organi
Sei minuti di volo per un veicolo che potrebbe rivoluzionare il trasporto sanitario di emocomponenti e organi e incidere positivamente sui costi di gestione del sistema sanitario nazionale e sull'efficacia dei trattamenti terapeutici dei pazienti. Stamani a Pontedera, in provincia di Pisa, è stato compiuto, per la prima volta al mondo, il volo del drone progettato per questi scopi dalla Abzero, spin off della Scuola Sant'Anna di Pisa, e manovrato direttamente dal personale sanitario dell'ospedale pontederese. Il volo di stamattina, alla presenza delle autorità, ha funzionato perfettamente e ha sancito l'inizio di una sperimentazione che proseguirà nel tempo con una serie di test.
Il primo viaggio del drone è stato compiuto su un tragitto breve, dall'ospedale fino a una rotatoria a qualche km di distanza: il velivolo è decollato in automatico ed è stato poi seguito dal personale medico per tutto il tempo. La prossima tappa della sperimentazione prevede un volo tra i presidi ospedalieri di Pontedera e Volterra, che saranno i due ospedali di riferimento della sperimentazione prima che il drone possa essere messo definitivamente sul mercato. ABzero è la società fondata da Andrea Cannas e Giuseppe Tortora e offre un servizio che utilizza droni per il trasporto di sangue, organi e medicinali, garantendo la consegna in maniera autonoma, immediata e in totale sicurezza, anche in caso di avaria.
«Il bene trasportato - sottolinea Tortora - è conservato senza rischi in una capsula intelligente unica al mondo, che ne protegge la qualità secondo gli standard di legge. Il sistema si basa su un software intuitivo, proprietario ed efficace, semplice da utilizzare dallo staff medico. I nostri droni consegnano esattamente dove e quando necessario e sono disponibili 24 ore su 24 per 365 giorni l'anno ed eseguono trasporti sul corto e medio raggio, garantendo la riduzione dei tempi di trasporto fino all'80%, con un risparmio dei costi diretti e indiretti delle strutture sanitarie fino a duemila euro per due sacche trasportate».