Un decoder che legge il pensiero permetterà di parlare senza suoni e "capire" cosa uno immagina
Un giorno non lontano potremmo dialogare senza aprire bocca, solo col pensiero: sviluppato, infatti, un decoder che, solo sulla base dell’attività cerebrale di un singolo individuo, riesce a ricostruire le frasi di un dialogo con qualcuno che gli sta parlando. Reso noto sulla rivista Nature Communications, il sistema sa leggere sia l’attività neurale prodotta dall’ascolto di frasi, sia quella prodotta quando si parla; il decoder, per di più, trascrive le frasi del dialogo in tempo reale.
Secondo quanto riferito dall’autore del lavoro Edward Chang, della University of California a San Francisco, in futuro un simile decoder potrebbe anche essere usato per tradurre in parole i pensieri di una persona che non può più parlare, permettendogli così di dialogare, rispondere, interagire verbalmente.
Diversi gruppi di ricerca lavorano al decoder in grado di tradurre l’attività neurale prodotta nel cervello di una persona in risposta a frasi udite o proferite. Nessuno finora era riuscito a sviluppare un decoder che facesse entrambe le cose in tempo reale. Per farlo gli scienziati hanno prima registrato l’attività neurale di 3 pazienti epilettici (che dovevano essere sottoposti a chirurgia), durante dialoghi predefiniti, domanda e risposta stabilite dagli sperimentatori. "Addestrato" il decoder, poi gli esperti lo hanno testato su dialoghi veri, sempre domanda e risposta, ma questa volta gli sperimentatori non conoscevano il contenuto dei dialoghi. Ebbene, registrando l’attività neurale di uno solo dei dialoganti, il decoder riesce sia a trascrivere le domande da lui ascoltate, sia le risposte date con una accuratezza del 61% e del 76% rispettivamente.
Il prossimo passo sarà riuscire a decodificare le risposte solo immaginate di una persona che può ascoltare ma non parlare.