Online anche le prove del coro: il Torre Franca è stato apripista su Zoom
«All'inizio ci siamo trovati spiazzati, direi come tutto il mondo, ma dopo un paio di settimane abbiamo cercato di reagire e trovare l'alternativa alle classiche prove settimanali».
La voce è quella di Federico Bonato, direttore del coro Torre Franca di Mattarello, tra i primi durante la pandemia ad attivarsi per fare prove da remoto.
«Zoom si è rivelata la piattaforma migliore - spiega dall'assemblea annuale -: ho elaborato il sistema per creare delle sottostanze per le 4 sezioni del coro, in modo che ogni sezione potesse sentirsi e nel mentre scorresse la partitura musicale specifica con un file audio». Facile a dirsi, meno facile a farsi.
Bonato è stato un vero pioniere del tema. «Non ci dormivo la notte», scherza. «In effetti la creatività di Federico - spiega la presidente del Torre Franca Alessandra Demozzi - ci ha permesso di non disperderci. Durante l'estate poi, quando siamo tornati a vederci e provare in grandi spazi per fare prove in sicurezza, la sensazione era quella di non esserci mai lasciati, anche se l'emozione di tornare in presenza è stata grande».
E adesso, che prospettive ci sono per l'autunno? «In settembre abbiamo tenuto qualche concerto, sempre mantenendo la distanza di un metro tra i coristi e due metri tra le file. Al momento abbiamo la fortuna di poter provare in grandi spazi in sicurezza, ma progetti a lungo termine non se ne possono fare. Aspettiamo le nuove direttive» ha concluso il direttore.