«Sogniamo un tunnel  per unirci al Tirolo»

Gli Schützen del Primiero ricordano oggi Giuseppina Negrelli. L’Hauptmann Gadenz. «Una vera patriota tirolese». Frecciata agli alpini: «Il volontariato? Lo facciamo anche noi. Soprattutto nei confronti degli anziani della valle che sono nelle case di riposo»

di Luigi Longhi

PRIMIERO - Comandante, anzi Hauptmann Fabio Gadenz, perché oggi ricordate Giuseppina Negrelli?
«Perché fu una patriota tirolese che combattè contro i napoleonici per la difesa del Primiero, anzi del Primör. C'è una stele che la ricorda nella chiesa di Mezzano».
Per voi Giuseppina Negrelli è un simbolo.
«E' l'incarnazione dei valori in cui crediamo. Il senso della nostra presenza».
Ecco, qual è il senso degli Schützen nel 2011 in Trentino?
«Rimarcare la nostra storia che è collegata con il Tirolo. E il Primiero in particolare che è sempre stato legato al Tirolo più di altre parti del Trentino».
Però Feltre e il bellunese sono a due passi da voi...
«Con Feltre non abbiamo nulla da spartire. Sono nostri vicini ma noi siamo tirolesi e loro no».
Niente Italia quindi...
«Siamo stati annessi all'Italia ma noi siamo tirolesi».
Presumo che neanche con gli alpini primierotti avete molti rapporti...
«Direi proprio di no. Qui in valle ci conosciamo tutti e ci rispettiamo ma ognuno va per la propria strada».
Gli alpini fanno volontariato a tutto tondo, voi?
«Lo facciamo anche noi. Soprattutto nei confronti degli anziani della valle che sono nelle case di riposo».
Se lei potesse guidare il Trentino, la prima cosa che farebbe?
«Il tunnel tra Caoria e la Val di Fiemme?»
Anche lei un tunnel, ormai è una mania in questa provincia, tutti vogliono bucare le montagne...
«Per noi è fondamentale per unire il Primiero all'Autostrada per il nord Europa».

 

INTERVISTA COMPLETA SULL'ADIGE CARTACEO

comments powered by Disqus