RIVA - La levata di scudi, anche dal suo stesso partito, dopo le dichiarazioni in merito al collegamento viario Loppio-Busa (croce dell'Alto Garda da almeno trent'anni) ha consigliato all'assessore provinciale alla sanità Ugo Rossi , nonche candidato delle due stelle alpine alla guida della Provincia nella prossima tornata elettorale di ottobre, di correggere il tiro di quelle parole rilasciate proprio al nostro giornale.

«Legittimo e doveroso - afferma Rossi - che gli amici del Patt dell'Alto Garda tengano alta la guardia e ben chiare le loro posizioni circa la realizzazione del collegamento stradale verso la Busa, ma sarebbe bastata una semplice telefonata o un banale sms (come ha fatto peraltro il presidente della Comunità di Valle Salvador Valandro) per chiarire che non vi era proprio necessità, in questo caso, di agitarsi».

Rossi precisa che «la risposta circa le necessità di verificare la compatibilità economica era rivolta al collegamento ferroviario Rovereto-Riva (sulla tratta ferroviaria Rovereto-Riva-Tione è stato commissionato uno studio di fattibilità) e non quindi ovviamente a quello stradale del tunnel. Spero - conclude l'assessore del Patt - che questo equivoco possa servire a rinnovare l'impegno e l'attenzione di tutti per garantire l'avanzamento dell'opera stradale che peraltro rientra, come noto, nei piani della giunta provinciale».

Resterebbero al cronista solo due appunti da fare: 1) Rossi non parla mai di «priorità» dell'opera, dando per scontato che rientra nei programmi della Provincia; 2) il collegamento ferroviario Rovereto-Riva non esiste perché Riva è tagliata fuori dal progetto Metroland (la linea Blu, se mai si farà, è Rovereto-Arco-Tione). A meno che non si sia già deciso (e ben venga) di realizzare la tratta aggiuntiva Arco-Riva...