Altipiani, turismo estivo travolto dalla crisi
Il giugno 2013 Folgaria, rispetto a quello dell'anno precedente, perde 4 mila presenze, 500 presenze in meno a Lavarone, dove ha giocato in positivo la manifestazione di mountain bike «100 Km dei forti», che ha visto oltre 1300 concorrenti al via. Se giugno piange, luglio non sorride, addirittura sono oltre 8000 le presenze perse da Folgaria e 1800 da Lavarone
ALTIPIANI CIMBRI - La stagione turistica estiva 2013 non verrà certo ricordata come la stagione dei record. C'è da dire che nell'ambito degli altipiani Cimbri, Lavarone riesce a galleggiare meglio di Folgaria, ma i dati messi insieme a partire da giugno per arrivare a fine settembre non sono certo esaltanti. Il giugno 2013 Folgaria, rispetto a quello dell'anno precedente, perde 4 mila presenze, 500 presenze in meno a Lavarone, dove ha giocato in positivo la manifestazione di mountain bike «100 Km dei forti», che ha visto oltre 1300 concorrenti al via. Se giugno piange, luglio non sorride, addirittura sono oltre 8000 le presenze perse da Folgaria e 1800 da Lavarone.
Le politiche promozionali messe in atto non sono state sufficienti a bloccare l'emorragia turistica, a ciò si aggiunga una crisi talmente forte e duratura che mette in dubbio tante scelte future. Aprimo il libro sul mese di agosto, il sole ed il bel tempo hanno accompagnato il susseguirsi delle giornate. I dati parlano di un calo contenuto, Folgaria perde mille presenze, così Lavarone. Semplificando possiamo dire che i risultati annui estivi si attestano a 211.582 presenze (Lavarone e Folgaria insieme) contro le 229.156 del 2012, il calo complessivo del periodo giugno, luglio agosto è evidente. Buoni invece, e per fortuna, gli avvenimenti legati a campus sportivi, che hanno visto coinvolte scuole di calcio, tennis e volley.
L'incremento di questo turismo legato al movimento, alla natura, ai ragazzi, lo si respira anno dopo anno. In forte diminuzione quello invece ancorato alle famiglie, pur essendo questi altipiani un palcoscenico ideale per poter offrire a questo target di clientela una vacanza in serenità.
Una nota a parte merita Luserna, la piccola isola linguistica ha saputo con gli anni crearsi una propria specifica identità, legata alle tradizioni, alla storia e alla cultura. Il progetto funziona ed anche nei fine settimana di ottobre e settembre si è notato un incremento notevole della clientela. Manca a Luserna un consistente comparto ricettivo e pertanto i dati statistici solo limitati. Gettonati i sentieri tematici ed in particolare quello dell'Immaginario e quello storico legato al primo conflitto mondiale.
«Gli altipiani hanno perso appeal» ha evidenziato, Micheal Rech, dell'azienda di promozione, in un recente dibattito pubblico. I risultati sembrano confermare questa tesi soprattutto in estate. A novembre l'assemblea dell'ente proporrà, probabilmente, un piano/progetto per il rilancio della stagione estiva, un focus speciale merita il centenario della grande guerra. Una nota che salta agli occhi è la scarsa internazionalizzazione dell'estate, sono soprattutto i turisti italiani che frequentano queste località, gli stranieri sono saltuari e ciò penalizza e limita oltremodo uno sviluppo economico più solido e duraturo.