«La Maza chiude, pensiamo al dopo»
Ora che sembra assodata la sua chiusura c'è chi inizia a domandarsi come si potrà riutilizzare - nel medio lungo periodo, non prima - la grande superficie ed i volumi attualmente occupati dalla discarica della Maza. È il caso di Luca Giuliani, consigliere provinciale autonomista
ALTO GARDA - Ora che sembra assodata la sua chiusura c'è chi inizia a domandarsi come si potrà riutilizzare - nel medio lungo periodo, non prima - la grande superficie ed i volumi attualmente occupati dalla discarica della Maza.
Un intervento in questo senso arriva da Luca Giuliani, consigliere provinciale autonomista: «Finalmente c'è la garanzia da parte dell'assessore che la discarica della Maza sarà chiusa nell'arco del 2014. Il presidente Rossi stà mantenendo le sue promesse di assoluta attenzione al nostro territorio. L'accordo per il trasporto dei rifiuti fuori Regione ci sarà e non è detto che sia con Bolzano, anche se auspicabile.
Nel breve periodo esporteremo i nostri rifiuti e accentreremo la gestione del rimanente a Trento e Rovereto per ridurre i costi. Un costo quello del trasporto dei rifiuti destinato a scomparire con l'aumento della differenziata che attualmente in Trentino raggiunge il 74% contro il 22 % del 2002.
La chiusura della Maza sarà controllata e con il tempo si comincierà la dismissione e la conseguente bonifica. È indubbio che sarà un lungo processo ma scongiureremo danni ambientali devastanti.
Non è possibile utilizzare subito i terreni della discarica, la legge impone dei tempi proprio per la chiusura controllata, ma con la dismissione i tempi saranno piu' brevi.
Non è utopia ma programmazione quella di pensare fin d'ora a ciò che si farà su quella parte di territorio.
Sono in attesa della disponibilità dei dirigenti provinciali e dell'assessore di riferimento per poter fare un incontro sul tema con i sindaci dei comuni dell'Alto Garda e Ledro e la popolazione».