Sostituire con San Giuseppe la Festa della Repubblica? Polemica a Bolzano

Si è parlato di festività con forti accenti polemici e separatisti in consiglio provinciale a Bolzano. È stata approvata con 25 sì, 3 no e un’astensione) una mozione dei Freiheitlichen che chiede l’introduzione delle festività di San Giuseppe il 19 marzo.

Le polemiche sono state suscitate da un passaggio della mozione (poi stralciato) nel quale si ipotizzava l’eventualità di sostituire la festività di San Giuseppe alla festa della Repubblica del 2 giugno. Andreas Poeder di Buerger Union ha affermato che «i sudtirolesi non hanno non hanno nulla a che fare con la festa della Repubblica, non avendo nemmeno partecipato al referendum del 46 ».

Per Miriam Atz Tammerle di Suedtiroler Freiheit «i sudtirolesi non hanno nulla a che vedere con lo Stato italiano e le sue festività, il sud Tirolo non è in Italia e non c’è motivo di festeggiare».
Il governatore Arno Kompatscher ha ricordato che già nel passato il consiglio aveva approvato diversi voti analoghi, mentre il vicepresidente Christian Tommasini ha detto di non avere nulla contro la città di San Giuseppe, sottolineando però che «è sbagliato confonderla con la festa della Repubblica che va vista su un piano diverso».

Dure le accuse di Alessandro Urzì di Alto Adige del cuore, che ha fatto riferimento alla mozione approvata ieri sulla clemenza ai terroristi: «Vogliamo - ha domandato - mandare anche questa proposta anacronistica al nuovo capo dello Stato?».

Riccardo dello sbarba dei Verdi, infine, ha detto che San Giuseppe e 2 giugno non vanno confusi e ha chiarito che «il 2 giugno gli italiani festeggiano il ritorno della democrazia e l’abolizione della monarchia che ha avuto responsabilità pesantissime anche nell’avvento del fascismo».

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